Nelle settimane successive alla chiusura delle urne ha preferito restare dietro le quinte, senza prendersi la scena e lasciando un vuoto di dichiarazioni alla luce dei risultati delle elezioni politiche. Oggi però è tornato in campo in prima persona: Beppe Grillo è arrivato a Roma per intervenire nell'assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Un modo per rivendicare i punti cardine della galassia gialla e conoscere da vicino i neoeletti della squadra.
L'avvertimento di Grillo
"Se siete qui è per la nostra regola identitaria dei due mandati", è la dichiarazione che fonti M5S citate dall'Adnkronos attribuiscono a Grillo. In sostanza il comico genovese avrebbe rivendicato con orgoglio la regola su cui il Movimento ha costruito la propria identità. Il ragionamento espresso è che si tratta di una condizione che in effetti ha consentito a molti nuovi parlamentari di fare ingresso all'interno del palazzo della politica.
Non a caso era stato proprio il co-fondatore 5S a fare da scudo contro l'ipotesi di concedere determinate deroghe in occasione delle recenti elezioni. L'ha da subito definita come uno degli ultimi pilastri storici del Movimento, impossibile da mettere da parte. Una regola fortemente difesa dalle richieste di modifica che provenivano dai più "aperturisti". Grillo ha colto l'occasione per spiegare a deputati e senatori anche la sua visione "green" e tecnologica per il nostro Paese.
Inoltre Grillo avrebbe lanciato un avvertimento senza mezzi termini: "Il Movimento è infrangibile, unito come mai prima, non ci deve più essere spazio per correnti e correntine. Chiaro?". Lo avrebbe detto sbarrando gli occhi e provocando un sorriso dei presenti. E poi avrebbe promosso a pieni voti l'operato di Giuseppe Conte alla guida del Movimento: "È in grandissima forma! Sta tirando fuori tutto il nostro orgoglio".
Il comico genovese non ha nascosto la sua solita parte ironica, lasciandosi andare a un breve siparietto con i cronisti che lo attendevano alle porte della sala riunioni. "Dovete abbonarvi, senza abbonamento non faccio interviste. Vi do l'Iban", ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla leadership di Giuseppe Conte e sull'intervento del presidente Giorgia Meloni alla Camera.
I dubbi sulle alleanze
Tra i 5 Stelle c'è una sensazione ben precisa: all'orizzonte si profila un testa a testa con il Partito democratico per chi otterrà lo scettro dell'opposizione. Al momento il Pd è oggettivamente più debole: ha sì ottenuto maggiori preferenze dagli elettori, ma ha un segretario in enorme difficoltà e si prepara a una lunga e travagliata fase di congresso. Il prossimo timoniere dei dem, tra le altre cose, sarà chiamato a prendere una decisione definitiva in tema di alleanze politiche.
Il Partito democratico proverà a percorrere nuovamente la strada del campo largo o preferirà ricompattare l'asse con il Movimento? A quel punto i grillini si piegheranno ancora al matrimonio giallorosso o continueranno a seguire la strada del "da soli contro tutti"? Sarà un fronte che inevitabilmente farà emergere
delle divergenze interne. Le elezioni regionali dei prossimi mesi sono vicine e potrebbe essere quella l'occasione in cui verranno messe in risalto, ancora una volta, le diverse sensibilità tra i 5 Stelle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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