Lusingata per essere stata uno dei nomi femminili proposti per il Colle, l'ex ministro e presidente del Pd Rosy Bindi afferma di ritenere grave l'ipotesi di eleggere Silvio Berlusconi come nuovo capo dello Stato.
Intervenuta oggi a Un Giorno da Pecora, trasmissione in onda su Rai Radio1, la Bindi afferma di aver gradito l'attestato di stima ed affetto ricevuto in questi ultimi giorni: "Me lo godo alla grande anche perché so che non accadrà mai. Uscire dall'aula è dimostrazione evidente di non disponibilità, ma non credo che ci arriveremo". L'ex ministro, in ogni caso, esclude la possibilità di candidarsi.
Quanto alla possibilità che il leader di Forza Italia possa essere eletto come nuovo presidente della Repubblica, Rosy Bindi afferma: "Sono un po' meno preoccupata di qualche giorno fa ma anche solo l'averci pensato è grave. Prima si archivia questa pagina non edificante e prima si inizierà a lavorare per trovare una soluzione corretta". Già alcuni giorni fa, l'ex presidente del Partito Democratico si era detta contraria alla scelta del Cavaliere."La bandiera più efficace, semmai persista la candidatura di Berlusconi, potrebbe essere l'uscita dall'aula per fare l'unica conta vera, quella che avrebbe importanza per far capire chi davvero non vuole Silvio Berlusconi. Trovo singolare anche solo che si sia pensato seriamente che Berlusconi possa diventare presidente della Repubblica. E lo dico senza infingimenti", aveva dichiarato ad Agorà.
Il commento di Rosy Bindi in merito ad una sua possibile candidatura al Quirinale, candidatura esclusa dalla diretta interessata, arriva dopo la proposta di Nando Dalla Chiesa, arrivato addirittura a lanciare una petizione sulla piattaforma Change.Org."Durante la sua vita pubblica l'onorevole Bindi ha dimostrato indiscusse qualità morali e politiche, oltre che un profondo senso dello Stato, nei diversi ruoli istituzionali rivestiti", è quanto si legge nel testo con il quale viene presentata l'iniziativa. E ancora:"Riteniamo che il suo sia il profilo ideale, quanto ad autorevolezza, prestigio, trasparenza, per interpretare le prerogative e assolvere ai doveri spettanti al presidente della Repubblica come garante supremo della costituzione".
A sottoscrivere la petizione, l'ex magistrato Armando Spataro, l'attrice Anna Bonaiuto, lo sceneggiatore Francesco Bruni, il filosofo e storico Luciano Canfora, il politico Claudio Fava, Laura Felicissimo, Lodovico Isolabella, Raffaella Lebboroni, Alessandra Longo ed altri personaggi di spicco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.