Raggi e Gualtieri: quell'inciucio Pd-5S per le elezioni a Roma

Conte rompe il silenzio e blinda la Raggi: "Ma il lavoro in Regione Lazio deve andare avanti". E subito dopo Gualtieri annuncia: "Correrò alle primarie del Pd"

Raggi e Gualtieri: quell'inciucio Pd-5S per le elezioni a Roma

Dopo settimane di attesa e melina, anche Giuseppe Conte ha rotto il silenzio e si è espresso senza giri di parole in merito alle elezioni Amministrative di settembre-ottobre 2021. Il leader in pectore del Movimento 5 Stelle ha esternato pieno sostegno a Virginia Raggi, ribadendo il totale appoggio al sindaco uscente in vista delle consultazioni di Roma: "La appoggiamo in maniera compatta e convinta, a tutti i livelli. Virginia sta dando un nuovo volto alla città e da un po’ di tempo si iniziano a vedere i chiari frutti di questo intenso lavoro e i romani se ne stanno rendendo conto ogni giorno di più".

L'ex premier, in una nota pubblicata su La Stampa, ha espresso il proprio dispiacere per l'assenza di condizioni in grado di pianificare con il Pd una campagna elettorale in stretta sinergia. L'auspicio è che, indipendentemente dalla scelta dei dem, "non si metta in discussione il lavoro comune che da qualche mese è stato proficuamente avviato a livello di governo regionale, che merita di essere portato a termine fino alla fine della legislatura nell’interesse di tutti i cittadini della Regione". Secondo Conte, le Amministrative per la Capitale rappresentano una sorta di primaria del centrosinistra rispetto al campo del centrodestra: "Dobbiamo agire in modo intelligente". Anche perché il suo obiettivo è che, in caso di secondo turno, "il dialogo privilegiato del Movimento con il Pd possa dare i propri frutti".

Su Twitter la Raggi ha tenuto a ringraziare l'ex premier per la dichiarazione pubblica a suo sostegno: "Avanti uniti. Grazie del sostegno a Giuseppe Conte, al Movimento 5 Stelle, a tutti coloro che si impegnano e si impegneranno per Roma. Grazie a tutti voi! Avanti con coraggio".

Gualtieri scende in campo

Il chiaro riferimento alla salvaguardia dell'accordo in Regione Lazio ha immediatamente fatto scattare la mossa del Partito democratico. Roberto Gualtieri, attraverso i propri canali social, ha fatto sapere che scenderà in campo e correrà alle primarie del Pd in programma il 20 giugno: "Mi metto a disposizione di Roma, con umiltà e orgoglio. Costruiamo insieme il futuro della nostra città: io ci sono!". Il suo tweet è stato ricondiviso dal segretario Enrico Letta: "Forza Roberto".

"Zingaretti candidato? Paradosso"

Nel frattempo alcuni quotidiani continuano a parlare della possibilità di vedere Nicola Zingaretti come possibile candidato del Partito democratico a Roma. Uno scenario che, se confermato, lascerebbe di stucco il Movimento 5 Stelle in Regione Lazio. Infatti Roberta Lombardi e Valentina Corrado, le due assessore in quota M5S, hanno preso una chiara posizione in merito: "È innegabile il forte imbarazzo che una eventuale candidatura di Nicola Zingaretti per le Comunali di Roma porterebbe nella neonata alleanza regionale".

Le due esponenti pentastellate si augurano che le scelte del Pd per la corsa al Campidoglio "non contemplino soluzioni che avrebbero, inevitabilmente, ripercussioni sulla tenuta dell'attuale maggioranza regionale e su scenari

di future alleanze nel Lazio". Per questo ritengono che la situazione che si verrebbe a creare con Zingaretti candidato sindaco (ovvero uniti in Regione e avversari a Roma) "sfiorerebbe il paradosso".

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