Rai, Foa resta da consigliere anziano: "Coordinerò il cda". Ma è paralisi sulle nomine

Foa resta in attesa di indicazioni dal Mef: "Intanto coordinerò il cda da consigliere anziano". Il Pd all'assalto: "Non può presiedere"

Rai, Foa resta da consigliere anziano: "Coordinerò il cda". Ma è paralisi sulle nomine

In attesa di indicazioni dell'azionista, il ministeri dell'Economia, Marcello Foa ha deciso di andare avanti, "nel pieno rispetto di leggi e regolamenti", a coordinare i lavori del consiglio di amministrazione di viale Mazzini come consigliere anziano. "Lo faccio nell'esclusivo interesse del buon funzionamento della Rai". È lo stesso Foa a dichiararlo in una breve nota e in un video pubblicato su Facebook (Guarda). Una scelta che manda su tutte le furie il piddì Michele Anzaldi secondo cui "il cda non sarà legittimamente costituito e in carica finché non sarà nominato un presidente che entri formalmente nelle proprie funzioni attraverso il voto favorevole della Vigilanza".

Continua lo stallo sulla presidenza Rai. Ieri, nemmeno ventiquattr'ore dopo la nomina di Foa da parte del cda, è arrivato il "no" della commissione di Vigilanza parlamentare che doveva esprimere il suo parere vincolante. Ma a Palazzo San Macuto, dove serviva la maggioranza dei due terzi, Pd, Leu e soprattutto Forza Italia hanno deciso di partecipare alla riunione ma non al voto bloccando così Foa. Che oggi ha replicato informando i colleghi del consiglio di amministrazione che, "in attesa di indicazioni dell'azionista", continuerà, "nel pieno rispetto di leggi e regolamenti", a "coordinare i lavori del cda come consigliere anziano, nell'esclusivo interesse del buon funzionamento della Rai". Nella nota diffusa in tarda mattinata Foa ha voluto sottolineare che "in queste prime riunioni il clima all'interno del consiglio è stato ottimo, di confronto franco e leale con colleghi di grandissimo valore", e che "lo spirito che ci unisce è quello di servizio per la più grande azienda culturale del Paese".

Non essendo stato indicato dal cda un nome alternativo a Foa, la commissione di Vigilanza, che ha già bocciato il primo candidato, non può procedere a una nuova nomina. La Rai finisce così in un limbo che, secondo il Corriere della Sera, potrebbe essere usato da Matteo Salvini, che in queste ore ha deciso di andare avanti a oltranza con Foa, per piazzare alcune nomine di peso. Nomine che, però, potrebbero essere impugnate e quindi annullate dal Tar o dalla Corte dei Conti. Il dem Anzaldi lo ha subito ventilato avvertendo che in questo caso, la circostanza che Foa possa comunque presiedere il cda, secondo il diritto e la prassi che in assenza di un presidente e di un vicepresidente un cda sia presieduto dal consigliere anziano, "non si applica" dal momento che "la commissione di Vigilanza non ha dato il proprio assenso proprio al fatto che Foa sia presidente e quindi possa presiedere il consiglio".

Durante la riunione di questa mattina il consigliere Rita Borioni ha proposto agli altri componenti del vda di indicare un nuovo nome per la presidenza. "Questo - ha sottolineato - è compito esclusivo proprio dell'organo di amministrazione del servizio pubblico".

Ma la risposta della maggioranza dei consiglieri è stata negativa. E così non è stata accolta la proposta. A quanto si è appreso, pare che più d'uno abbia fatto rilevare che qualunque nome fosse venuto fuori non sarebbe stato poi ratificato in Vigilanza.

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