"Abbiamo raccontato...". Ranucci si difende, ma è pioggia di critiche

Sigfrido Ranucci difende Report dalle accuse di politici e scienziati, ma i parlamentari incalzano sul caso che sta coinvolgendo la Rai

"Abbiamo raccontato...". Ranucci si difende, ma è pioggia di critiche

Dopo lo scoppio del caso sul servizio di Report sulla terza dose vaccinale, il conduttore Sigfrido Ranucci tenta la difesa ma le polemiche non si placano. Sulla questione è intervenuta pure la Commissione di Vigilanza Rai. Forza Italia e Pd hanno presentato un'interrogazione tesa ad un "chiarimento". La questione, insomma, non attiene al campo ideologico, ma è di merito oltre che di opportunità.

In serata, il giornalista Rai ha detto la sua: "Quando mi accusano di 'qualunquismo sul business della terza dose da parte delle aziende farmaceutiche - ha dichiarato - , voglio dire che noi non abbiamo fatto altro che raccontare quello che lo stesso manager della Pfizer ha detto ai propri investitori in un incontro riservato a marzo", ha premesso. Ranucci ha incalzato, così come ripercorso dall'Adnkronos: " Sono loro che a marzo, ancora prima che scadesse la prima dose, hanno parlato della possibilità di fare il business con la terza dose". Il tentativo sembra insomma quello di spegnere sul nascere una polemica che rischia di trascinarsi per giorni. Ma il giornalista ha rimarcato pure come tutta la redazione di Report sia vaccinata.

Ma la politica e la scienza, con i divulgatori scientifici che stanno continuando ad intervenire, non sembrano disposte a mollare la presa. Dopo le prese di posizione dei parlamentari del Pd che siedono presso la Commissione Vigilianza Rai e di Andrea Ruggieri, che è invece espressione di Forza Italia e che è membro a sua volta della Commissione, è arrivata pure la dichiarazione della senatrice Gabriella Giammanco via Twitter: "É ovvio che la terza dose è il business delle case farmaceutiche". Come è possibile che sul servizio pubblico vada in onda dichiarazione del genere? Con 5 milioni di morti ancora continuiamo a non capire? #report".

Gennaro Migliore, deputato d'Italia Viva, ha annotato quanto segue: "Incredibile - ha premesso il parlamentare renziano - . Sul servizio pubblico, per di più in una trasmissione, suppostamente, di 'informazione e inchiestà giornalistica (come al solito senza contraddittorio) siamo costretti ad assistere alle vergognose teorie complottistiche, di chiara matrice no vax, che portano ad affermare addirittura che 'la terza dose è il business delle case farmaceutiche'". Migliore non ha scelto fronzoli, insomma, per manifestare tutto il suo disappunto.

Un tenore simile riscontrato nelle parole di un altro parlamentare d'Italia Viva, Ettore Rosato: "Mentre il nostro Paese combatte la sua battaglia contro il Covid e ancora oggi troppe persone si ammalano in modo serio perchè non vaccinate - ha fatto presente l'onorevole - , c'è chi sulla tv pubblica parla di terza dose come business delle case farmaceutiche". E ancora: "Eh no caro Ranucci - ha tuonato Rosato, che è anche uno dei vicpresidenti della Camera, via Facebook - questo è un affare che ci riguarda tutti, perchè solo il vaccino è in grado di salvare vite e tutelarne altre. Ma evidentemente fa più business fare notizia anzichè fare informazione corretta".

Sino a questo momento, le tesi difensive di Ranucci sulle presunte carezze ai No Vax ed agli

emisferi affini non sortiscono grandi effetti dal punto di vista politico. Mentre alcuni parlamentari continuano a dirsi scandalizzati per la narrativa e le frasi presentate nel corso dell'ultima puntata di Report.

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