"Epstein aveva i video porno di Trump"

Nuove grane per Donald Trump a meno di una settimana dal via delle primarie repubblicane in Iowa

"Epstein aveva i video porno di Trump"
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Nuove grane per Donald Trump a meno di una settimana dal via delle primarie repubblicane in Iowa. I problemi arrivano dai documenti giudiziari resi pubblici sul caso di Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo che si è suicidato in carcere nel 2019 mentre aspettava il processo. Nell'ultima tranche di carte che alzano il velo sui soggetti collegati alla vicenda emerge che Epstein avrebbe avuto registrazioni video di rapporti sessuali tra una donna e alcuni dei suoi amici di alto profilo tra cui Trump, appunto, ma anche Bill Clinton, il principe Andrea e Richard Branson.

A riportare la notizia è il New York Post, secondo cui i file svelano le dichiarazioni rilasciate da Sarah Ransome, una delle accusatrici del miliardario, la quale ha raccontato che il tycoon avrebbe avuto «relazioni sessuali» con una donna nell'abitazione di Epstein a New York. «Mi ha confidato della sua amicizia con Donald, che sembrava decisamente avere un debole per lei - ha scritto Ransome sulla sua amica in una serie di e-mail risalenti al 2016 - So che ha avuto rapporti sessuali con Trump nella villa di Jeffery a New York in occasioni regolari». I documenti fanno parte della causa per diffamazione che Virginia Giuffre, una delle accusatrici di Epstein, ha intentato nel 2015 contro l'ex fidanzata e complice del finanziere Ghislaine Maxwell, condannata a 20 anni per aver reclutato le vittime minorenni.

Trump non ha commentato e rimane concentrato sull'Iowa, dove punta a una vittoria a tappeto che secondo i consiglieri gli darebbe uno slancio cruciale verso la nomination. Il tycoon ha invece sparato a zero contro il capo del Pentagono Lloyd Austin, il cui ricovero «segreto» continua a tenere banco. «Il fallimentare segretario alla Difesa dovrebbe essere licenziato immediatamente per condotta professionale impropria e inadempienza ai propri doveri - ha detto su Truth - È scomparso per una settimana e nessuno, incluso il suo capo, il corrotto Joe Biden, aveva la minima idea di dove fosse». Sul caso sono emersi dettagli che lo rendono ancora più misterioso: quando il 2 gennaio la numero due del Pentagono Kathleen Hicks ha iniziato ad assumere alcune delle responsabilità di Austin, nemmeno lei sapeva del ricovero. Ne è venuta a conoscenza solo due giorni dopo - riporta la Cnn - ossia quando è stato informato il Consiglio di sicurezza nazionale. Il dipartimento ha spiegato che Austin il 1° gennaio è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Walter Reed National Military Medical Center dopo complicazioni dovute a un intervento chirurgico subito il 22 dicembre (in seguito al quale era tornato a casa). La portavoce della Casa Bianca ha assicurato che «Biden ha completa fiducia nel segretario», mentre il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, ha aggiunto che «Austin resterà al suo posto».

Ieri Biden è volato in South Carolina per tentare di riconquistare l'elettorato afroamericano con un comizio alla Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston (dove nel 2015 un suprematista bianco uccise il pastore e altri otto fedeli),

mettendo in guardia contro razzismo ed estremismo. Nel 2020 il voto «black» fu determinante per la sua vittoria ma ora, secondo i sondaggi, il leader dem sta perdendo terreno in questa fascia di elettori a favore di Trump.

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