Sul referendum abrogativo di domenica in materia di concessione per l'estrazione di idrocarburi, il cosiddetto referendum sulle trivelle, "ogni scelta è legittima. Chi vuole che il referendum passi deve votare sì, chi vuole che il referendum non passi può scegliere tra votare no o non andare a votare". Lo indica nella sua enews il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
"Come ha magistralmente spiegato Giorgio Napolitano oggi in una intervista a Repubblica, infatti - sottolinea Renzi - se un referendum prevede il quorum la posizione di chi si astiene è costituzionalmente legittima al pari delle altre. Nel caso di un referendum con quorum sostenere le ragioni di chi non vuole andare a votare ha la stessa identica dignità di chi dice sì o no". Inoltre Renzi sostiene, nel merito, che "non c'è nessun referendum sulle trivelle. Non c'è una sola trivella in discussione: solo la scelta se continuare a estrarre carbone e gas fino all'esaurimento del giacimento senza sprecare ciò che già stiamo utilizzando oppure fermarsi a metà alla scadenza della concessione. Il referendum voluto dai consigli regionali, non dai cittadini, non vieta nuovi impianti: rende solo impossibile continuare a sfruttare quelli che già ci sono, alla scadenza. La bufala è questa: dicono che si voti sulle rinnovabili, su un nuovo modello di sviluppo, sull'alternativa alle energie fossili. In realtà si chiudono impianti che funzionano, facendo perdere undicimila posti di lavoro e aumentando l'importazione di gas dai paesi arabi o dalla Russia". "Sulle energie rinnovabili - indica ancora il capo del governo - l'Italia va forte, meglio di Uk, Francia e Germania. Ma le rinnovabili da sole non bastano, per il momento. Se chiudiamo le nostre piattaforme dovremo comprare più gas e petrolio dagli arabi o dai russi, sprecando le risorse già esistenti.
A me sembra più saggio finire di estrarre ciò che già c'è, senza licenziare i lavoratori del settore e senza sprecare l'energia che abbiamo". Per Renzi, in conclusione, è "bene che ci sia informazione, dunque. Riconoscendo pieno diritto di espressione alle posizioni del sì e a quelle del no o dell'astensione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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