Il giorno del referendum è arrivato: seggi aperti dalle 7 alle 23 e oltre 46 milioni di elettori chiamati a votare. Si vota per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero di parlamentari, la soppressione del CNEL, il contenimento dei costi di funzionaemnto delle istituzioni e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione.
Il referendum costituzionale non prevede il quorum e lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Il premier Matteo Renzi si è recato in mattinata insieme alla moglie Agnese nella sezione numero 3 allestita nella scuola elementare "Edmondo De Amicis" di Pontassieve, vicino Firenze.
Tra gli altri politici hanno già votato Slvio Berlusconi (GUARDA QUI), il sindaco di Roma Virginia Raggi, il presidente del Senato Pietro Grasso, il leader della Lega Nord Matteo Salvini e la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
Al voto anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti che ha parlato del voto come un messaggio di speranza, cambiamento e coraggio: "La cosa più importante e quella per cui io faccio il tifo è che l'Italia finalmente dopo tanti anni ha bisogno di riforme e le fa. Di queste modifiche si parlava da oltre trent'anni", ha aggiunto il ministro.
Dopo aver votato Berlusconi ha rivolto un pensiero ai giovani elettori: "Abbiamo una grande battaglia da fare,
penso che la potranno fare i giovani", poi rivolgendosi a un diciottenne: "Vai a casa e questo primo voto devi segnartelo sul diario e magari, aspettando il risultato, dopo berti una bottiglia di champagne, ma non tutta tu".
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