Renzi avverte: "Punto sul governo, ma non voglio immobilismo"

Il leader di Italia Viva rassicura: "Si vota nel 2023 perché nelle ultime legislature si è votato alla fine della legislatura, si vota ogni cinque anni"

Renzi avverte: "Punto sul governo, ma non voglio immobilismo"

Matteo Renzi lancia un messaggio chiaro al governo giallorosso: "Abbiamo bisogno di stabilità, ma non di immobilismo, una stabilità che non sia vivacchiare". In occasione dell'apertura dell'assemblea di Italia Viva a Roma, l'ex presidente del Consiglio ha parlato di Giuseppe Conte: "Noi abbiamo molto rispetto per il presidente del Consiglio, vogliamo dargli una mano, speriamo che vada avanti la legislatura e vada avanti il governo". Ma ha voluto rispondere a chi considera l'avvocato il possibile leader dei progressisti nel mondo: "Abbiamo rispetto per chi lo considera tale, ma per noi non è il punto di riferimento del progressismo mondiale chi ha firmato i decreti Salvini sull'immigrazione".

Il fondatore e leader di Iv inoltre ha smentito l'intenzione di far parte di un partito insieme a Pd, Movimento 5 Stelle e Liberi e uguali: "Diciamo in bocca al lupo, buon lavoro e buona vita ma noi saremo dall'altra parte. Non può esistere quella visone del progressismo, quindi di conseguenza non pensiamo di andare alle prossime elezioni in un derby con Salvini e Meloni e parte della sinistra radicale che è già fuori dal mondo".

"Al voto nel 2023"

L'ex premier ha rivendicato il matrimonio giallorosso per evitare il successo del centrodestra (non permettendo così a Matteo Salvini di "andare al potere chiedendo i pieni poteri") e ha rassicurato: "Si vota nel 2023 perché nelle ultime legislature si è votato alla fine della legislatura. Si vota ogni cinque anni, non quando lo decide qualcuno". In questi anni a Italia Viva serviranno "tempo, un ideale e un buon governo. I primi due ce li abbiamo, sul buon governo occorre organizzarsi". E ha commentato soddisfatto il risultato delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna: "I tre minuti del populismo in Italia sono finiti".

Infine Renzi ha toccato anche il tema relativo alla riforma della giustizia: nello specifico, per quanto riguarda la prescrizione, si augura che il Partito democratico "recuperi l'anima riformista e la finisca di andare dietro ai grillini sulla giustizia".

A suo giudizio è in atto "una battaglia vergognosa" poiché viene accusato di pensarla come Forza Italia: "Ma se devo scegliere tra chi dice 'mai prescrizione' e chi dice che 'non è uno scandalo che ci sia qualche innocente in carcere', io sto con Forza Italia, noi non siamo per la cultura delle manette, non staremo mai dalla parte del giustizialismo grillino".

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