Matteo Renzi getta la maschera in conferenza stampa e mette in chiaro la sua linea: scongiurare il voto e dare vita in Parlamento ad una nuova maggioranza di responsabili per un governo sostenuto da Pd, M5s e Leu. A poche ore dal voto sul calendario per la sfiducia a Conte, l'ex premier lancia l'ultimo assalto: "Se si vota subito non so se il Pd arriva al 25 per cento, di sicuro al 25 per cento arriva l’Iva. Bisogna fare di tutto per evitare l’aumento dell’Iva e la recessione, si può fare". parole chiare quelle di Renzi che spalancano le porte ad un governo istituzionale che ha il sapore amaro del ribaltone.
Renzi nel suo appello ha messo nel mirino il ministro degli Interni che ha decisio di staccare la spina all'esecutivo: "Siamo di fronte a un fatto clamoroso, è un passaggio che non va sottovalutato. È la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana che si fa una crisi di governo a Ferragosto, che si pensa di votare in piena sessione di bilancio, in un clima crescente di odio nella vita quotidiana. Parlo da ex presidente del Consiglio, non da leader di una corrente, per questo lancio un appello alle forze politiche, toccherà ai segretari di partito e ai capigruppo trovare le forme, ma va volta l’occasione del voto delle 18 sul calendario".
Le parole di Renzi però si vanno ad intrecciare con una situazione tesa all'interno del Partito Democratico. Zingaretti voleva le urne, negli ultimi giorni invece pare si sia piegato all'idea di un esecutivo nuovo che possa evitare le urne. E proprio sulla posizione del segretario del Pd, Renzi dice la sua: "Il segretariato del mio partito ha chiesto che ci sia unità e che sia la segreteria a gestire questo passaggio. Credo che siano richieste comprensibili e assolutamente da accogliere".
A questo punto però Renzi affronta un tema caldo: come fa il Pd (visti le liti in precedenza) ad allearsi con i 5 Stelle? "Non sono pentito, le condizioni allora erano completamente diverse. E ricordo che Lega e M5S non avevano lo stesso programma elettorale. In quella fase l’accordo tra Pd e M5S avrebbe dato l’idea di un’intesa per le poltrone, sono trascorsi 14 mesi di governo e 18 mesi dalle elezioni, l’Italia è cambiata, siamo in presenza di un vicepremier che da una spiaggia, tra una cubista e una bevuta decide di aprire la crisi. È tutta un’altra storia rispetto a 18 mesi fa".
La stoccata finale è riservata al titolare del Viminale di cui Renzi chiede le dimissioni. Adesso toccherà all'Aula decidere quale sarà il percorso di questa crisi. Il centrodestra unito chiede un ritorno alle urne. dall'altro lato il partito dell'inciucio è già pronto a spartirsi le poltrone di governo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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