Renzi: "Il futuro dell'Italia è a Pompei". Speriamo non si sgretoli

Il presidente del Consiglio agli scavi: "La cultura è l’anima di un Paese". Expo? "Grande occasione per tutti noi"

Renzi: "Il futuro dell'Italia è a Pompei". Speriamo non si sgretoli

Appena rientrato dagli Stati Uniti il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha visitato il sito archeologico di Pompei per l'iniziativa "Italia 2015 - il Paese nell'anno dell'Expo". "Un anno fa - ha ricordato - dovevamo rottamare l’espressione ormai è andata, tanto non ce la faremo mai su Expo. La politica di fronte ai problemi non deve rassegnarsi, né lamentarsi e non cambiare. Expo e Pompei arrivano con rime baciate. In ballo non c’è futuro soltanto. Qui il passato straordinario dell’Italia, c’è tanta bellezza. Ma qui c’è anchepezzo di futuro". E ancora: "Costantemente bisogna combattere l'approccio tipico di parte del gruppo dirigente del nostro Paese che continua a pensare che compito della politica è lamentarsi" e "non cambiare mai". L'approccio del Presidente del Consiglio è molto deciso e pieno di energia. Questo gli va riconosciuto. Purtroppo, però, alle parole spesso mancano i fatti e non si può vivere solo di chiacchiere e buone intenzioni. Così come Pompei non può vivere solo di promesse lasciate al vento. Serve un cambio di marcia deciso, una robusta - e convinta - inversione di rotta. Altrimenti è solo un'enorme presa in gira.

Dal canto suo Renzi si dice convinto che "riprendersi Pompei non è solo un fatto di dignità per un'amministrazione", ma "è una grande sfida culturale".

"Vedo un derby tra chi gode a fare elenco dei problemi e chi vuole risolverli. Non li sottovalutiamo i problemi, li conosciamo. Ma saremo sempre testardamente dalla parte della bellezza. Forsei padiglioni non aprono il 1° maggio e forse non sono pronti, sento dire. Expo sarà non solo vetrina dell’Italia ma anche provocazione sui temi della povertà e dell’obesità. Il cibo deve essere grande momento di sviluppo. Normale che le catene di pizza siano americane? Nel mondo globale è come se si fossero presi il copyright che giustamente i napoletani rivendicano".

E sui "numeri" di Expo Renzi si è detto ottimista: "Sono convinto che l’Expo possa e debba essere una grande opportunità. Noi puntiamo a vendere venti milioni di biglietti. Una tesi ambiziosa, quasi arrogante. È dire che l’Italia sarà più interessante nel futuro che nel passato".

La "cultura è l’anima di un Paese e l’Italia è in questo una superpotenza". Per Renzi "riprendersi Pompei" è dire "che cosa è l’Italia che cambia".

"Girando pagina - ha detto ancora il premier - dobbiamo capire che chi ruba non ruba solo soldi al nostro Paese, ma anche cultura. Per questo sui reati di corruzione abbiamo chiesto al parlamento di aumentare le pene". E sempre in tema ha ribadito che "se c’è una cosa chiara, e lo sa Cantone che qui gioca in casa, è che dobbiamo avere la consapevolezza che chi ruba non soltanto ruba un pezzo di paese, ma ci vuole rubare un pezzo di futuro e merita una pena doppia. Per questo - ha aggiunto - sui reati di corruzione abbiamo chiesto in parlamento di aumentare le pene. Qualcuno ha detto che giuridicamente non regge, ma moralmente sì".

Si è soffermato, il capo del governo, anche sulla minaccia del terrorismo: "Di fronte ai grandi drammi del mondo non possiamo pensare che la risposta sia chiuderci nelle nostre paure. I terroristi colpiscono i monumenti per sfregiare la nostra identità".

L'incontro coi lavoratori Indesit

Il Presidente del Consiglio ha incontrato negli uffici della Soprintendenza di Pompei una delegazione di operai dello stabilimento di Carinaro (Caserta) della Whirpool-Indesit. Presenti al tavolo anche il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, la deputata Assunta Tartaglione, l’eurodeputata Pina Picierno e il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

"Il presidente - riferiscono i sindacati dopo il faccia a faccia - ci ha assicurato che il Governo aprirà con Whirlpool un tavolo istituzionale a Palazzo Chigi per far sì che le produzioni restino in provincia di Caserta". Caldoro ha aggiunto che "Renzi ci ha garantito il suo personale impegno a non perdere nemmeno un posto di lavoro".

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