Renzi passa all'attacco. "Guardiamo negli occhi tutti, ma non guardiamo in faccia nessuno. Se l’Italia deve cambiare, nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può tirarsi indietro. Vale per tutti i settori". Il presidente del Consiglio lo scrive nel testo di presentazione del mini-sito dedicato ai Mille Giorni del governo. "Se vogliamo tornare a essere quello che siamo sempre stati - prosegue - paradossalmente bisogna cambiare. Cambiare alla radice, a partire dalle nostre istituzioni che non a caso sono attraversate dalla più rilevante modifica costituzionale mai affrontata nella vita repubblicana. Dobbiamo giocare all’attacco, non in difesa. Scegliere il coraggio, non la paura. Questo è il nostro orizzonte: un mondo che chiede più Italia, un’Italia che si presenta libera dalle pastoie burocratiche e dal potere di rendita dei soliti noti. L’Italia che finalmente fa le riforme, dopo averle ossessivamente discusse (e rinviate) per annì". Sembra l'inizio di una campagna elettorale, e forse un po' lo è anche se non sappiamo ancora quando (e come) voteremo.
"Passo dopo passo - prosegue Renzi - riporteremo l’Italia al suo posto. A guidare l’Europa del coraggio, non a inseguire i fantasmi della paura". "I mille giorni - sottolinea il capo del Governo - sono una occasione ghiotta per la politica: dimostrare che le riforme si possono fare. Questo è il Paese che è apparso sulla scena internazionale come il Paese dei veti. Dei no, non si può. Delle lungaggini e delle procedure. Al termine di questo periodo avremo un Paese più coraggioso, più semplice, più competitivo. E dunque una politica più credibile".
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