Renzi tende la mano a Grillo: "Votare subito è folle"

Il senatore del Partito democratico fa l'occhiolino ai grillini: "Andremo in Senato e ci confronteremo. È in gioco l'Italia, non le correnti dei partiti"

Renzi tende la mano a Grillo: "Votare subito è folle"

Matteo Renzi strizza l'occhio al Movimento 5 Stelle. Intervistato dal Corriere della Sera, il senatore del Partito democratico si è così espresso sulla concreta possibilità di tornare a breve al voto: "Andremo in Senato e ci confronteremo. E qui è in gioco l'Italia, non le correnti dei partiti. Chiederò di parlare e dirò che votare subito è folle". Il dem ha detto che la priorità è quella di "evitare l'aumento dell'Iva. Vanno trovati 23 miliardi di euro. Se votiamo subito l'Iva va dal 22 al 25%? Prima togliamo le clausole e poi si vota". Le sue parole fanno eco a quelle di Beppe Grillo, che nella giornata di ieri si è sostanzialmente schierato contro il ritorno imminente alle urne.

Governo istituzionale

L'ex premier ha poi aggiunto: "Salvini deve lasciare il Viminale, Conte deve lasciare Palazzo Chigi. Si voti con un governo di garanzia elettorale, non con questo". Per quanto riguarda invece la riforma del taglio dei parlamentari "la considero incompleta e demagogica. La nostra riforma modificava il bicameralismo, garantiva efficienza, assicurava stabilità. Tuttavia i cittadini hanno deciso, noi abbiamo perso e io mi inchino davanti alla democrazia. Oggi la cosa è semplice: i 5 Stelle hanno scommesso molto su questa riforma. A me non piace. Ma devo ammettere che hanno ragione loro quando dicono che sarebbe un assurdo fermarsi adesso, a un passo dal traguardo. Si voti in Aula in quarta lettura e si vada al referendum: siano gli italiani a decidere".

Renzi ha poi rivolto un appello a tutte le forze politiche in campo: "Ci vuole un governo istituzionale che permetta agli italiani di votare il referendum sulla riduzione dei parlamentari, che eviti l'aumento dell'Iva, che gestisca le elezioni senza strumentalizzazioni. Penso che quando Mattarella inizierà le consultazioni una parte dei parlamentari dovrà aver già espresso la propria adesione a questo disegno. Così il presidente potrà valutare l'eventuale incarico a un premier autorevole. A lui toccheranno le scelte: noi dobbiamo consegnargli una ipotesi concreta".

L'ex Presidente del Consiglio ha infine risposto ai recenti attacchi da parte dei membri della segreteria del Pd: "Leggo che il gruppo dirigente vorrebbe votare subito perché almeno si cambiano i parlamentari renziani: sono pronti a dare cinque anni di governo a Salvini pur di prendersi i gruppi parlamentari d'opposizione.

Nobile motivazione, per carità, ma riduttiva. Stanno ancora una volta attaccando il Matteo sbagliato. Zingaretti dice: Renzi ci dia una mano. Accolgo volentieri l'appello, ma per me la mano va data al Paese più che alla Ditta".

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