"La condanna? Ce l'aspettavamo, ma è solo il primo grado. Ora andiamo avanti". È glaciale il commento di Renzo Bossi alla condanna a 1 anno e 6 mesi di carcere nell'ambito del processo sui presunti fondi della Lega usati da Umberto Bossi e membri del partito per scopi personali.
"Il partito non mi ha mai pagato le multe, tutte rateizzate da me nel 2013, né la laurea in Albania, dove non sono mai stato", ha spiegato il secondogenito del Senatur, condannato nello stesso processo a 2 anni e 3 mesi insieme a Francesco Belsito (2 anni e 6 mesi).
"Io non ho nulla da rimproverarmi. La Lega non mi ha hai pagato le multe che ho preso peraltro con una macchina non mia, che era in uso alla Lega e lo è ancora", la difesa di Renzo Bossi, che dopo una legislatura al Pirellone come consigliere regionale lombardo oggi fa l'imprenditore agricolo.
"Cinque anni fa sono state buttate sui giornali delle informazioni a voce che poi non sono risultate vere, come la laurea in Albania, paese in cui non sono mai stato", ha spiegato Bossi, che ha aggiunto: "È vero che nella cartellina c'erano le multe, è vero che le ho prese, ma la Lega non me le ha pagate, non ci sono i bollettini.Nel 2013, un anno dopo l'inizio dell'indagine, ho rateizzato 15 mila euro con l'Agenzia delle Entrate di multe prese con la mia macchina".
Incalzato dai cronisti sulla situazione politica attuale, Renzo è sembrato critico
sull'operato del governatore Roberto Maroni: "Cinque anni fa c'era un progetto federalista, ma ancora le tasse che si pagano, e che pago anch'io con la mia azienda agricola, non restano in Lombardia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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