Ospedali, Rsa e trasporti sono i tre punti fermi per l'obbligo delle mascherine al chiuso. Ma probabilmente le misure riguarderanno anche cinema, teatri e scuole. Per il resto è ancora tutto da decidere. Si saprà qualcosa di più oggi con l'emendamento al decreto legge del 24 marzo. «Nelle prossime 2-3 settimane dovrebbero essere tenute al chiuso anche negli ambienti di lavoro - anticipa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri - Può aiutarci non poco nella gestione dei ricoveri e delle terapie intensive. La decisione verrà presa in collegialità e con un'analisi dettagliata della comunità scientifica».
E mentre, tra una manciata di ore, scadrà l'obbligo del green pass, sulle mascherine le opinioni e gli interrogativi si inseguono. Ancora. «La scelta sull'obbligo di mascherina oggi non ha nulla di scientifico, ma è una decisione squisitamente politica - spiega l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova - Questo non perchè improvvisamente le protezioni non servano ma perchè la gente le sta utilizzando male. Più prudente il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'istituto ortopedico Galeazzi di Milano e docente presso l'Università Statale di Milano, che non nasconde il timore per una possibile ripresa dell'epidemia. I numeri non sono proprio quelli per dire «leviamo le mascherine ovunque» e anche ieri i contagi sono stati quasi 88mila e i decessi 186. «Dobbiamo andare verso la ripresa delle libertà, ma ci vuole molta prudenza. Ci sono alcuni ambienti dove la mascherina non andrebbe tolta, perchè sono a maggior rischio. Andrà tenuta in cinema e teatri. E fino alla fine dell'anno la terrei anche nelle scuole». Sulla stessa linea l'infettivologo Massimo Galli: «Chiudendo il discorso delle mascherine nei locali pubblici si rischia di limitare la vita degli anziani e di coloro, e sono milioni di persone più fragili anche giovani, che non rispondono alla vaccinazione». «Bisogna essere onesti: il vaccino non copre dall'infezione ed è evidente e, pur essendo efficace contro la malattia grave, non lo è per tutti».
Insomma, anche se in Europa tutti abbassano la mascherina, anche se la stagione turistica è alle porte, che analizza i numeri dei contagi è ben lontano dal «liberi tutti». «Sono per utilizzare la mascherina come gli occhiali da sole: quando serve» è realista il microbiologo Massimo Clementi, direttore del laboratorio di microbiologia del San Raffaele.
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