Ennesima figuraccia di Giuseppe Conte, che fa emergere una volta di più (se mai ce ne fosse bisogno) l'ipocrisia e l'ignoranza del Movimento 5 Stelle e del suo leader. Tutto nasce da un'intervista a domanda multipla che Torcha ha fatto al capo del partito pentastellato. Sui rigassificatori, però, Giuseppe Conte dimostra di avere poche idee e anche confuse, visto che è riuscito a contraddire se stesso rispondendo a una domanda che prevedeva la risposta secca "sì" o "no". Tra gli altri, il quesito posto a Giuseppe Conte è stato: "Rigassificatori a Piombino: sì o no?".
A questa semplice domanda, alla quale l'ex premier avrebbe potuto rispondere semplicemente dicendo se fosse d'accordo o meno, Giuseppe Conte ha preferito addentrarsi in una spiegazione non richiesta che, per altro, aveva al suo interno una intrinseca contraddizione: "No, preferiamo quelli temporanei galleggianti". Dov'è la contraddizione in questa risposta di Giuseppe Conte? Nel fatto che il rigassificatore che ha previsto il governo Draghi a Piombino è proprio uno di tipo temporaneo e galleggiante. Un po' di coerenza, o di informazione riguardo uno dei temi fondamentali per il nostro Paese, non guasterebbe dalle parti del Movimento 5 stelle.
Il rigassificatore che è stato previsto a Piombino è tecnicamente una unità galleggiante di trasporto, stoccaggio e rigassificazione (Fsru). In parole povere, non è altro che un particolare tipo di nave, o in alternativa un sistema flottante ancorato, che riceve gas naturale liquefatto (gnl) a una temperatura costante di -160 gradi da parte delle navi di stoccaggio. Le unità Fsru lo riportano allo stato gassoso in modo tale da renderlo fruibile per l'immissione nella rete nazionale di trasporto. Si tratta dell'elemento terminale di un sistema che, proprio grazie alla possibilità di liquefazione del gas, permette l'esportazione dai Paesi in cui avviene l'estrazione. Il gas liquefatto è molto più semplice ed economico da trasportare e solo in sede di distribuzione viene riportato alla sua forma gassosa per l'utilizzo.
Il gas liquido viene facilmente stoccato all'interno dei serbatoi delle unità galleggianti e, in funzione del fabbisogno, viene deciso quanta parte di quello stock portare allo stato gassoso, immettendolo in uno scambiatore di calore che, solitamente, funziona con l'acqua di mare, la cui temperatura allo stato ambientale è sufficiente per riscaldare il gas portandolo allo stato gassoso. Scambiandosi calore, il Gnl e l'acqua di mare portano a termine il processo senza mai venire a contatto. Si tratta di un sistema ormai collaudato e sicuro, considerando che sono ben 48 i rigassificatori galleggianti in tutto il mondo.
Giuseppe Conte, se vuole condurre una campagna elettorale anche su questi temi, farebbe forse meglio a informarsi con maggiore attenzione, soprattutto sulle decisioni adottate dal governo di cui il suo stesso partito è parte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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