Il governo prosegue nell'attuazione del piano per ridurre gli arrivi di migranti irregolari in Italia. Giorgia Meloni porta avanti le relazioni internazionali con gli accordi bilaterali e, nel frattempo, si stringono le maglie per favorire una struttura di maggiore legalità. In questo contesto si colloca l'aggiornamento della lista dei Paesi sicuri, prevista dall'articolo 2-bis del decreto legislativo 28 gennaio 2008. Nel nuovo elenco vanno ad aggiungersi Bangladesh, Camerun, Colombia, Egitto, Perù e Sri Lanka. «Incrementare i Paesi che hanno le caratteristiche per essere considerati sicuri, dà la possibilità di effettuare più rapidamente e in maniera più semplice le procedure di rimpatrio», ha spiegato Sara Kelany, deputata e responsabile del dipartimento Immigrazione di Fdi. «Le politiche migratorie intraprese da questo governo tendono tanto alla protezione delle frontiere quanto all'aumento dei rimpatri dei migranti irregolari, che troppo spesso sono stati tenuti in stallo da una sinistra che riteneva più semplice trattenere sul suolo italiano senza governare il fenomeno», ha aggiunto l'onorevole. «L'inserimento di Bangladesh, Camerun, Colombia, Egitto, Perù e Sri Lanka nella lista dei Paesi sicuri è un ulteriore passo avanti nella definizione di politiche migratorie mirate ed efficaci», argomenta Augusta Montaruli, parlamentare, sempre di Fdi.
Egitto e Bangladesh sono i due Paesi dai quali si sono intensificate le partenze verso l'Italia. Dal Paese del Sud-est asiativo, infatti, i migranti sono costretti a raggiungere i Paesi della Penisola araba in maniera regolare, pagando un biglietto d'aereo e ottemperando alle pratiche burocratiche necessarie per ottenere i visti turistici per il transito. Da qui, poi, raggiungono la Libia e la Tunisia e iniziano il viaggio da irregolari verso l'Italia, sui barchini organizzati dai trafficanti di esseri umani, rigorosamente senza documenti. Anche per questo motivo il nostro Paese, insieme ai Paesi di transito, sta cercando soluzioni per aumentare i filtri sulle richieste di visto turistico. In base ai dati forniti dal Viminale, il 19% del totale degli arrivi in Italia da gennaio a oggi, che corrisponde a oltre 3400 migranti, proviene proprio dal Bangladesh, Paese che conta oltre 170 milioni di abitanti. È un aumento rispetto al 2023, quando i migranti provenienti da questo Paese asiatico furono complessivamente l'8% di tutti quelli sbarcati in Italia, per un totale di 12.169 persone.
Si tratta, come ha spiegato s il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, per la maggior parte di migranti economici che non hanno titolo per ottenere lo status di rifugiati in Europa e che ora potranno essere rimpatriati con procedure più rapide.
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