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Il risiko azzurro per le Regionali. Resta lo stallo con Lega e fittiani

Continua la mediazione con Salvini e i ribelli. Rimangono i nodi Toscana e Puglia. Carfagna smentisce la sua candidatura in Campania

Il risiko azzurro per le Regionali. Resta lo stallo con Lega e fittiani

Più si avvicinano le elezioni regionali e più il centrodestra sembra essere vittima di una vera e propria sindrome della frammentazione. Se infatti l'aspirazione dichiarata è quella di perseguire l'unità della coalizione, gli avvenimenti delle ultime settimane raccontano invece di un continuo e inarrestabile spacchettamento. Ieri l'ultimo capitolo in ordine di tempo, con l'uscita dalla Lega di sei parlamentari veneti (tre deputati e tre senatori) che fanno capo a Flavio Tosi.

Ma non è solo il Carroccio a perdere pezzi, visto che anche in Forza Italia la situazione non pare migliorare. In Parlamento si dà per probabile che alla prima occasione utile un gruppo di deputati e senatori vicini a Denis Verdini possa sganciarsi da Forza Italia per costituire gruppi autonomi. E lo stesso potrebbero fare i cosiddetti fittiani se davvero si arriverà alla rottura. Scenario, questo, che va prendendo sempre più corpo visto che il lavorio degli ambasciatori non sembra portare risultati. In Puglia proseguono infatti i commissariamenti dei coordinatori azzurri (ieri quelli delle Province di Brindisi e Barletta-Andria-Trani) e al momento l'ipotesi che Raffaele Fitto scenda in campo alla guida di un cartello di liste civiche resta la più quotata. I consiglieri regionali uscenti, infatti, non sono disposti a restare con le mani in mano se, come sembra, non saranno ripresentati. A quel punto, però, è molto probabile che Francesco Schittulli, candidato governatore di Forza Italia, decida di fare un passo indietro. Non sarebbe, insomma, una rottura indolore. E, peraltro, andrebbe a coinvolgere anche la Campania, dove Fitto ha una buona truppa di parlamentari e voti. Non è un caso che il governatore uscente Stefano Caldoro non abbia ancora ufficializzato la sua ricandidatura. È in attesa di capire come si muoverà Ncd, ma anche di sapere se Forza Italia sarà o no compatta.

Una doppia spaccatura, quella in Puglia e Campania, che rischia di compromettere il risultato di Forza Italia su scala nazionale. Le due Regioni, infatti, contano da sole circa dieci milioni di italiani, quasi la metà dei 22 milioni chiamati al voto nella prossima tornata amministrativa (che coinvolgerà anche Veneto, Liguria, Marche, Toscana e Umbria).

Sarà per questo, forse, che qualcuno ipotizza che alla fine Forza Italia possa decidere di non usare il suo simbolo e affidarsi a liste civiche. Un'ipotesi che non sembra trovare conferma se proprio ieri la tesoriera Mariarosaria Rossi ha depositato il simbolo azzurro per le comunali di Trento e Bolzano che si terranno il 10 maggio.

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