Il "day after" di Maria Elena Boschi è forse il più amaro del fronte dei Sì. La riforma costituzionale, infatti, portava il nome del ministro per le Riforme. E così è proprio della Boschi la prima dichiarazione post batosta elettorale, con il No che ha vinto sfiorando il 60% dei voti.
"Peccato. Avevamo immaginato un altro risveglio - ha detto la Boschi questa mattina -: istituzioni più semplici in Italia, paese più forte in Europa. Non è andata cosi. Ha vinto il no, punto. Adesso al lavoro per servire le istituzioni. Mettiamo al sicuro questa legge di bilancio. Poi pubblicheremo il rendiconto delle tante cose fatte da questo Governo". La sua delusione la Boschi l'ha affidata ai social network. "A tutti i comitati, a tutti gli amici e le amiche che ci hanno dato una mano, grazie. Decideremo insieme - conclude Boschi - come ripartire, smaltita la delusione. Un abbraccio".
Le città renziane al voto
E forse ad acuire l'amarezza arrivano anche i voti città per città. Se Renzi è riuscito a portare i suoi concittadini di Rignano sull'Arno al voto per il Sì (58,4%), lo stesso non si può dire della Boschi. A Laterina (Arezzo), infatti, ha prevalso il no con il 50,5%. A Pontassieve (Firenze), lì dove il premier dimissionario ha casa il sì ha prevalso con il 62,8% e Firenze, di cui Renzi è stato sindaco, il 56,2% degli elettori ha votato a favore della Riforme.
Gli altri Paesi della Toscana renziana dove vivono ministri e dignitari di governo il Sì ha vinto quasi dovunque (Montelupo Fiorentino (Firenze), la città del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, 56,7% sì). Tranne che a casa della Boschi. La prima, vera, sconfitta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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