Il ritorno in Rai senza incarico. E dà il via alla battaglia legale

A Viale Mazzini sarà a disposizione dell'ad. L'avvocato: "Tentata estorsione"

Il ritorno in Rai senza incarico. E dà il via alla battaglia legale
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«Sono a posto con la coscienza, ma ora partiranno querele per milioni di euro». Gennaro Sangiuliano è provato, ma non ha alcuna intenzione di accettare supinamente quanto gli è piovuto addosso ed è pronto a portare la vicenda che lo ha costretto alle dimissioni. Non ci sarà molto da attendere visto che Salvatore Sica, legale dell'ex ministro della Cultura, annuncia che «la denuncia è in via di elaborazione e intendiamo depositarla all'attenzione dei magistrati all'inizio della prossima settimana».

«Mi incontrerò con l'ex ministro Sangiuliano» continua Sica «e procederemo allegando all'esposto anche una serie di documenti che dimostreranno l'assoluta correttezza della condotta del mio assistito. È innegabile che l'ex ministro è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio mondo di vedere ma la decisione spetterà ai magistrati, prefigurano il reato di tentata estorsione. Nell'atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima».

Lo stesso Sangiuliano, parlando con Il Messaggero, si dice pronto a farsi valere nelle aule di giustizia. «Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l'avvocato di me stesso. So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news», dice, ricordando di essere laureato in Giurisprudenza, con un dottorato in diritto. «Devo ripartire e lo farò perché non mi mancano l'energia e la fiducia in me stesso», assicura. Quanto al rapporto con la premier «Giorgia è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare. Si è comportata nel migliore dei modi possibile». Sangiuliano confessa di aver bisogno «di disintossicarmi per un po', poi tornerò a scrivere a lavorare, e intanto rispolvero le mie conoscenze giuridiche per far condannare nei tribunali quelli che hanno scritto bugie». E ancora: «Voglio recuperare anche i miei sentimenti, stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a posto con la coscienza».

E alla domanda se tornerà in Rai - è probabile che almeno inizialmente l'ex direttore del Tg2 venga messo a disposizione dell'amministratore delegato - risponde: «Certo che ci tornerò, come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero l'aspettativa, ma non voglio un posto di rilievo. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato».

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