Rom disabile giù dal balcone. Agente arrestato per tortura

Hasib Omerovic, sordomuto, era precipitato al suolo durante un'irruzione. Indagati 4 poliziotti per falso

Rom disabile giù dal balcone. Agente arrestato per tortura

Che prima o poi qualche agente sarebbe stato arrestato per il caso Hasib era nell'aria da tempo.

Negli ambienti della polizia capitolina da settimane si vociferava che era stato individuato almeno un poliziotto del commissariato Primavalle che il 25 luglio scorso, entrando nell'appartamento di via Gerolamo Aleandri, a Primavalle, si era lasciato andare a comportamenti non consoni alla divisa.

E ieri è arrivata la conferma. Ad Andrea Pellegrini viene contestato di avere «con abuso dei poteri e in violazione della funzione, nel corso dell'attività volta all'identificazione» di Hasib Omerovic e con «il compimento di plurime e gravi condotte di violenza e minaccia» causato all'uomo, affetto da sordomutismo, «un verificabile trauma psichico, in virtù del quale precipitava nel vuoto dopo aver scavalcato il davanzale della finestra della stanza da letto nel tentativo di darsi alla fuga per sottrarsi alle condotte violente in atto nei suoi confronti».

Per il Gip Ezio Damizia, infatti, Hasib non avrebbe tentato di suicidarsi lanciandosi da 8 metri d'altezza per sottrarsi alle presunte voci di molestie che gli venivano addebitate sui social, ma a causa delle gravi condotte poste in essere nei suoi confronti da Pellegrini, che lo ha traumatizzato e terrorizzato. Nell'ordinanza viene ricostruito quanto avvenuto in quell'appartamento. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, hanno accertato che l'agente è entrato «all'interno dell'abitazione, immediatamente e senza alcun apparente motivo» ha colpito Omerovic «con due schiaffi nella zona compresa tra il collo e il viso, contestualmente rivolgendo al suo indirizzo, la seguente frase: non ti azzardare mai più a fare quelle cose, a scattare foto a quella ragazzina». Poi dopo avere impugnato un coltello da cucina, lo brandiva verso l'uomo. Il poliziotto ha quindi sfondato la porta della stanza da letto di Omerovic, sebbene quest'ultimo «si fosse prontamente attivato per consegnare le chiavi». Una volta dentro, lo ha costretto a sedere su una sedia e dopo avere strappato un filo della corrente del ventilatore lo ha utilizzato per legare i suoi polsi, brandendo il coltello ancora e urlando «se lo rifai, te lo ficco nel c». E ancora uno schiaffo, urla e minacce verso quel soggetto inerme, condotte lesive della dignità della persona.

Pellegrini dovrà quindi rispondere di tortura e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici. Ma quel giorno non era solo.

Sono stati notificati quattro avvisi di garanzia a altrettanti poliziotti indagati, a vario titolo, di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici e depistaggio, e nei cui confronti sono in corso attività di perquisizione.

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