Si è presentata davanti al Consiglio comunale riunito per rendere pubbliche le linee programmatiche che l'amministrazione romana dovrà applicare da ora in avanti. Peccato che Virginia Raggi, sindaco del Movimento 5 Stelle, quel programma non l'abbia proprio scritto di sua penna.
È Tommaso Martelli, candidato al Comune con la lista Marchini, a svelare al Corriere della Sera dove il primo cittadino abbia preso le sue idee.
Qualche parola cambiata, magari per evitare che una ricerca su Google svelasse il "furto" intellettuale, ma poco più. Il testo letto alla Raggi non è altro che una parte di una vecchia conferenza programmatica della Federazione dei Verdi, che si può persino scaricare, nel caso qualcuno volessero tentare un confronto.
Le prime righe, quelle che parlano dello "specismo", sono praticamente identiche all'orginale.
E a pagina 26 ci sono quelle linee guida sulla "Roma semplice", che vengono ampiamente citate - si fa per dire - dal sindaco a Cinque stelle, che le prende da un articolo presente sul sito dell'Agenda digitale.Un copia-incolla di diversi documenti, insomma. Semplice ispirazione? Furto vero e proprio? Sta di fatto che alla Raggi non fa molto onore.
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