La Russa sarà ascoltato come testimone. La ragazza positiva anche alla cannabis

Il presidente del Senato vide la vittima e verrà sentito dalla procura. Nella denuncia, si parla di un rapporto anche con un altro giovane

La Russa sarà ascoltato come testimone. La ragazza positiva anche alla cannabis
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Sarà sentita domani dai pm di Milano la ragazza 22enne che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, terzogenito del presidente del Senato Ignazio. La querela della giovane, assistita dall'avvocato Stefano Benvenuto, è arrivata in Procura lo scorso 3 luglio. Ma i pm titolari del fascicolo, il sostituto Rosaria Stagnaro e l'aggiunto Letizia Mannella, si preparano ad ascoltare anche un testimone eccellente: la seconda carica dello Stato. Intanto i legali del giovane indagato hanno da subito sottolineato che «non c'è stata alcuna violenza».

Lo stupro sarebbe avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorsi proprio nella casa milanese di La Russa. Il presidente del Senato avrebbe visto la presunta vittima nel letto del figlio 21enne intorno a mezzogiorno, quando lei si è svegliata nuda accanto a Leonardo, racconta, senza ricorcare affatto come ci era finita ma ricevendo la conferma dall'ex compagno di liceo di aver avuto un rapporto sessuale «sotto l'effetto di sostanze stupefacenti». La presenza di Ignazio La Russa è confermata sia dalla 22enne - «si è affacciato alla stanza, mi ha visto e se ne è andato» - sia dallo stesso presidente del Senato: «Quel giorno l'abbiamo vista io e mia moglie, era tranquilla». Inevitabile quindi che l'avvocato La Russa venga convocato in Procura. La sua alta carica non lo esime, anche se il codice gli concede la facoltà di non rispondere in qualità di «congiunto» dell'indagato.

La ragazza dopo aver lasciato la casa dei La Russa, ha raccontato l'accaduto alla madre e poi si è fatta accompagnare alla clinica Mangiagalli, dove è stata visitata dai medici del servizio anti violenza (Svs). Lì le sono state riscontrate una ecchimosi al collo e una ferita a una coscia. È risultata inoltre positiva alla cocaina, sostanza che lei stessa dice di aver assunto prima di arrivare al locale, alle benzodiazepine, probabilmente derivate dagli ansiolitici che ha ammesso di prendere, e alla cannabis. Per stabilire invece se qualcuno l'abbia drogata con una sostanza simile alla droga dello stupro sciogliendogliela nei cocktail che ha bevuto, come si deduce dalla sua denuncia, saranno necessarie analisi supplementari.

Gli altri testimoni da sentire saranno molto probabilmente l'amica della 22enne, che l'ha accompagnata nel locale e l'ha vista allontanarsi con il giovane La Russa. E poi, in primo piano, il dj in consolle quella sera, un amico di Leonardo venuto da Londra e che avrebbe poi dormito da lui quella notte. Secondo la denuncia, il 21enne indagato avrebbe raccontato all'amica dopo il risveglio che anche l'altro ragazzo aveva poco prima avuto un rapporto con lei. Una circostanza che, se l'abuso venisse provato, trasformerebbe l'accusa in violenza sessuale di gruppo. Il dj non è ancora stato identificato, la ragazza ne ricorda solo il nome di battesimo. Va detto infine che la discoteca in questione, che si trova a pochi metri da Palazzo di giustizia, in realtà è un club molto esclusivo, aperto solo agli associati. La lista dei partecipanti alla serata quindi dovrebbe essere piuttosto precisa.

Fondamentali per gli investigatori della Squadra mobile saranno inoltre le conversazioni della presunta vittima con un'amica, conservate nel suo cellulare. E le immagini delle telecamere di sorveglianza all'interno del locale e all'esterno, per stabilire le circostanze dell'incontro tra i due giovani e soprattutto lo stato di eventuale alterazione della ragazza. Le tempistiche della denuncia, arrivata quaranta giorni dopo i fatti, non mettono in dubbio la buona fede della 22enne.

Rendono però difficile il recupero di alcuni elementi da parte degli inquirenti, a partire proprio dalle registrazioni che potrebbero non essere più disponibili. L'avvocato Benvenuto ha spiegato che tale periodo gli è servito per ricostruire in modo il più possibile dettagliato la vicenda.

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