"Sì" agli scooter 125 su autostrade e tangenziali

Approvato un emendamento della Lega, ora in Parlamento per il via libera: "Intervento di buon senso"

"Sì" agli scooter 125 su autostrade e tangenziali
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Finora era vietato. Ma grazie all'approvazione in commissione Trasporti della Camera di un emendamento della Lega al Codice della Strada, gli scooter 125 (o meglio, dai 120 cc in su) potranno circolare su autostrade e tangenziali. Purché il conducente sia maggiorenne.

La nuova norma, contenuta nel testo base con le modifiche al Codice della Strada che deve ancora ricevere il via libera dal Parlamento, abbassa l'attuale limite di 150 cc per accedere alle strade a scorrimento veloce. Limite che a sua volta è stato adeguato anche per i motocicli elettrici, portandolo a 6kW. Resterà vietata la circolazione sulle autostrade e sulle strade extraurbane a «velocipidi, ciclomotori e motocicli di cilindrata inferiore a 120 cc». Sono previste, comunque, alcune limitazioni: chi guida dovrà avere compiuto 18 anni ed essere munito di patente A, B o di categoria superiore o di patente A1 o A2 da almeno due anni. Si tratta di una misura che consentirà all'Italia di allinearsi agli altri Paesi europei, che già consentono la circolazione degli scooter 125 in autostrade e tangenziali. Come osservano i deputati della Lega in commissione Trasporti Elena Maccanti (capogruppo), Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti (primo firmatario) ed Erik Pretto: «Un intervento di buonsenso atteso da anni, che allinea il nostro Paese al resto dell'Europa e che, a parità di prestazioni, semplifica la vita a famiglie e utenti delle due ruote. Ora avanti tutta con l'approvazione finale in Parlamento per sanare un'anomalia tutta italiana». Soddisfatto Paolo Magri, presidente Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che considera l'approvazione dell'emendamento «un risultato molto importante per i produttori, l'industria di riferimento e per gli utenti della strada». L'approvazione di un altro emendamento prevede la confisca del mezzo nel caso si causi un incidente grave guidando contromano.

Ieri è stata anche giornata di polemiche sui limiti a 30 all'ora imposti da alcune città.

Una scelta contestata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che rispondendo al question time a un'interrogazione, ha spiegato che il Codice della Strada prevede la riduzione della velocità e l'istallazione di autovelox in alcune zone delle città dove c'è un motivo, come presso scuole, asili e ospedali, «ma pensare di estendere 30 all'ora o Ztl a interi luoghi cittadini non aiuta né la sicurezza né la decarbonizzazione: è semplicemente complicare la vita a gente che vuole lavorare».

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