Con il suo taglio alla maschietta brizzolato e le giacche severe con foulard al collo Safa al-Hashem è stata ed è ancora una figura molto controversa in Kuwait. È stata l'unica donna parlamentare nell'emirato del Golfo, e ha perso nelle elezioni di sabato scorso il proprio seggio. Si ritiene che sia stata sconfitta a causa delle sue dichiarazioni pubbliche impopolari, razziste e xenofobe. Ha ottenuto solo 430 voti rispetto ai 3.273 del 2016. Ma era già stata eletta anche nel 2012. Al-Hashem ha presentato diverse petizioni anti-migranti al governo nel corso della sua carriera politica. Ha chiesto di rispedire i lavoratori stranieri nei loro Paesi d'origine. Ma ha anche espresso commenti negativi nei confronti della comunità degli egiziani, che le hanno causato almeno nove minacce di morte. E ha sostenuto che agli immigrati dovrebbe essere vietato ottenere la patente di guida e andrebbero tassati soltanto per camminare per le strade. Al-Hashem ha però un curriculum brillante. Nata nel 1964, ha conseguito una laurea in letteratura inglese alla Kuwait University e ha completato un MBA alla Pennsylvania State University. Ha anche un diploma post-laurea in alla Harvard Business School. E nel 2011 le è stato conferito un Ph.D, honoris causa dalla American University of Technology. Prima di entrare in politica, è stata una donna d'affari di successo e ha fondato una società, la Advantage Consulting Company, con sede in Kuwait che fornisce servizi di consulenza aziendale.
Ma ha fatto parlare di sé anche in altre occasioni. Nell'aprile 2017, durante una riunione il deputato Mohammed Hayef, si è rifiutato di sedersi accanto a lei poiché portava un profumo. Hayef sosteneva infatti che la Sharia lo vieta. La sconfitta di Al-Hashem però è un segnale negativo in un Paese in cui le donne hanno conquistato il diritto di voto 15 anni fa. Le candidate in queste elezioni sono state in totale 29 ma nessuna si è assicurata un seggio. Secondo i risultati annunciati domenica, 24 dei 50 seggi dell'Assemblea nazionale sono stati però ottenuti da candidati appartenenti o vicini all'opposizione, contro i 16 delle ultime elezioni. Il Kuwait - che ha una popolazione di 4,8 milioni di abitanti, di cui 3,4 milioni di lavoratori stranieri - possiede le seste riserve di petrolio al mondo ed è uno dei principali alleati degli Stati Uniti. Il parlamento dell'emirato ha il maggior numero di poteri rispetto a qualsiasi altro organo eletto nel Golfo e i parlamentari dell'opposizione criticano apertamente la famiglia al potere, i Sabah. Tuttavia, i Sabah mantengono il pieno controllo dei posti chiave del governo e dell'esecutivo, e l'emiro, ha l'ultima parola in materia politica.
Ha anche il potere di annullare o sciogliere il parlamento e di indire nuove elezioni. Queste votazioni sono state le prime da quando il nuovo emiro, lo sceicco Nawaf al-Ahmed al-Sabah, si è insediato a settembre in seguito alla morte a 91 anni del suo fratellastro, lo sceicco Sabah al-Ahmed al-Sabah.
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