Roma Non sarà un inizio «col botto», almeno per i saldi. Secondo Confcommercio gli italiani spenderanno, euro più euro meno, come nell'anno precedente: circa 344 euro per famiglia fra capi d'abbigliamento, calzature e accessori, per un potenziale valore d'acquisto di 5,3 miliardi. Ad iniziare per prime Basilicata e Sicilia, dove i negozi hanno dato il via agli sconti ieri, seguite dalla Valle d'Aosta, oggi. Il 5 gennaio sarà invece la volta di tutte le altre regioni d'Italia.
Il 58% dei consumatori, più di un italiano su due, sarebbe pronto a fare acquisti con i saldi, numeri che fanno ben sperare gli esercenti, dopo un andamento delle vendite natalizie decisamente sotto le previsioni. Dalle svendite, dunque, si attende qualche timido segnale di incoraggiamento. Fismo-Confeserecenti, l'associazione che riunisce i commercianti del settore moda, tira le somme di un anno difficile: soltanto nel 2016, oltre 6 mila attività hanno chiuso i battenti, negozi indipendenti d'abbigliamento, tessili, calzature e accessori: 3.721 in meno al Centro-Nord, 2.411 nel Sud e Isole. Gli sconti di fine stagione potrebbero essere davvero una boccata d'ossigeno per i commercianti, più di eventi promozionali come il Black Friday, da qualche tempo diffusi anche qui sull'onda dei mid season sales d'oltreoceano, che spesso restano più strategie di marketing senza tradursi in reali occasioni d'acquisto. I saldi riscontrano, sempre, un po' più d'interesse per gli italiani, perché riguardano una vasta gamma di prodotti e articoli di moda suscettibili al deprezzamento stagionale e quindi messi in vendita con sconti più alti, come spiega Roberto Manzoni, presidente di Fismo. Articoli di qualità a costi realmente inferiori a quelli iniziali, insomma, non semplici specchietti per le allodole. Se ci mettiamo che il clima ha fatto il suo e le temperature, più calde della media, non hanno invogliato all'acquisto di capi pesanti, nei negozi l'assortimento sarà più vasto. E magari sarà un po' più facile quel che si dice fare un affare. Occhio, però, alle fregature. Anche quelle, rischiano di essere «scontate».
«C'è bisogno di ripristinare un quadro di regole certe e porre fine alla confusione nel settore avverte Manzoni . Servono controlli per bloccare i pre-saldi illegali e per fermare le pubblicità ingannevoli. I saldi sono uno strumento utile a consumatori e a imprese, vanno tutelati».
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