Salvini contro i pro Schengen: "Dai, facciamoci violentare"

Dopo la Mogherini e Alfano, anche Napolitano in campo per difendere la libera circolazione: "Guai a far saltare Schengen". L'ira del leghista: "Dai, Giorgio, facciamoci violentare"

Salvini contro i pro Schengen: "Dai, facciamoci violentare"

I difensori dell'area Schengen sono scesi subito in campo non appena si è ventilata l'ipotesi di ripristinare i controlli alle frontiere. La prima a scendere in campo è stata l'Alto commissario Federica Mogherini, supportato dal governo di Angela Merkel. Quindi è toccato al ministro dell'Interno Angelino Alfano e del presidente della Camera Laura Boldrini. Quelli che oggi difendono a spada tratta la libera circolazione sono gli stessi sobillatori di un'invasione senza precedenti che sta mettendo in ginocchio l'Unione europea meta di profughi, clandestini e tagligole islamici. Da ultimo, si è accodato l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, in una intervista al Corriere della Sera, ha difeso Schengen. "Sì Giorgio - ha replicato Matteo Salvini - lasciamo fare, facciamoci invadere, facciamoci violentare, facciamoci rapinare, facciamoci cancellare...".

Sul tema dell'afflusso crescente di migranti e innanzitutto di richiedenti asilo, questione di lungo periodo, e non di transitoria emergenza, Napolitano ha ampiamente espresso le proprie valutazioni in Senato. Già nella lezione tenuta all'Università di Pavia il 27 novembre scorso, ha ribadito la sua netta posizione a favore della libera circolazione. "Occorre stare molto attenti a non sovrapporre il rischio terrorismo a un approccio di apertura regolata soprattutto verso quanti hanno diritto all'accoglienza come rifugiati", ha spiegato oggi invitando, nell'intervista al Corriere della Sera, a tenere alta la preoccupazione e attiva la vigilanza per "garantire la sicurezza in Europa", ma "senza strumentalismi - chiarisce - volti a provocare una deriva di patologica chiusura, di violazione di convenzioni internazionali e norme europee per la protezione del diritto all'asilo, e dunque di fatale regressione rispetto a valori e conquiste del processo di integrazione europea". "Guai - ha ammonito il senatore a vita - a far saltare l'accordo di Schengen, a ristabilire confini nazionali e ad erigere muri, a mettere a rischio la conquista storica della libera circolazione delle persone all'interno dell'Unione. Apprezzo che il ministro Alfano smentisca l'ipotesi di una nostra chiusura delle frontiere con la Slovenia. Bisogna piuttosto fermare altri su questa china".

Le parole di Napolitano hanno mandato su tutte le furie Salvini. Che, dal profilo di Facebook, ha tuonato contro chi difende la libera circolazione: "Sì Giorgio, lasciamo fare, facciamoci invadere, facciamoci violentare, facciamoci rapinare, facciamoci cancellare...".

Alludendo lo stupro di massa a Colonia, dove la notte di Capodanno un migliaio di immigrati hanno violentato novanta donne, il leader della Lega Nord non ha certo usato mezzi termini. "Ha ancora il coraggio di parlare, dopo tutti i danni che ha fatto - ha concluso - Napolitano, per cortesia, taci!".

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