Unione Europea, maggioranza di governo e presidente del Consiglio. Matteo Salvini ne ha per tutti nel suo intervento nell'emiciclo di Palazzo Madama dove è intervenuto in occasione delle dichiarazioni di voto sul decreto Cura Italia.
Ecco, a proposito del Cura Italia, il segretario della Lega ha annunciato che il Carroccio in maniera compatta non voterà il decreto, perché "è una sostanziale presa in giro degli italiani che non vedranno una lira". Dunque, motivando il "no" del gruppo parlamentare leghista in Senato, aggiunge: "Abbiamo proposto tante cose per poi non vederne accolta neanche una, con il rammarico che bisogna fare in fretta. Non basta dire che i sindaci e i medici sono degli eroi, non c'è una lira per loro. Siamo in tempo di guerra e siamo ancora ostaggio dei no dei sindacati, no alla burocrazia".
Quindi, l'ex ministro dell'Interno ha rincarato la dose, ricordando all'esecutivo come dovrebbe essere prioritario dare aiuti concreti alle famiglie e alle imprese italiane, invocando risorse, dal momento che "un mese di sequestro in casa inizia ad essere lungo. Non avete nemmeno voluto fare, come da noi proposto, un fondo per aiutare chi non ce la fa a pagare le bollette, perché se costringiamo gli italiani a stare chiusi in casa aumentano anche le spese…".
Poi è arrivato l'attacco frontale al premier Giuseppe Conte: "Gli voglio dare un suggerimento: prima di promettere e illudere milioni di lavoratori e imprenditori facendo annunci in tv le cose si fanno. Conte annuncia ma poi i cittadini vanno in banca e ottengono zero". Qui il riferimento del numero uno del Carroccio è ai foni annunciati dall'inquilino di Palazzo Chigi, che però dovrebbero essere sbloccati e dunque disponibili solo nella seconda metà del mese di aprile.
Dal quadro nazionale a quello continentale ed è qui che Salvini ha smascherato la falsa solidarietà da parte dell'Unione Europea, il cui Eurogruppo continua a litigare dal momento che non si riesce a trovare un'intesa nel nome della flessibilità in materia di eurobond e Fondo Salva Stati, a causa del falchi dell'austerità del nord Europa.
"Noi abbiamo fondato l'Europa, spero che gli europeisti abbiano capito che se l'Europa è fame, morte e sacrificio non è il futuro che dobbiamo lasciare ai nostri figli.
Riprendiamoci in mano il nostro paese senza andare con il cappello in mano da nessuno", la sferzata del leader leghista, che in seguito ha aggiunto: "Sono stufo di aspettare il permesso dell'Europa per salvare i cittadini italiani". Infine, Salvini ha così concluso: "Se il governo italiano dirà sì al Mes noi porteremo la sfiducia al governo in parlamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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