Salvini inchioda Conte: "Ha tenuto segreto lo studio sul Covid"

Il leader della Lega pretende chiarezza sui silenzi del governo sui pericoli del Coronavirus: "Dettagli inquietanti sulla gestione dell'emergenza"

Salvini inchioda Conte: "Ha tenuto segreto lo studio sul Covid"

Nei giorni scorsi ha provocato infinite polemiche lo studio confermato pubblicamente da un dirigente del Ministero della Salute il 21 aprile scorso e risalente alle prime settimane del 2020, che già prima dei casi di positività in Italia metteva in allerta sugli effetti del Coronavirus. E adesso Matteo Salvini pretende chiarezza: una richiesta forte nata dopo una convinzione ben precisa, ovvero che il governo sapesse già da tempo le conseguenze del Covid-19 ma nonostante ciò il premier Giuseppe Conte "si è preso l'enorme responsabilità di non condividere ufficialmente le informazioni nemmeno con i presidenti di Regione". E come se non bastasse pochi giorni dopo sono partite 18 tonnellate di camici e mascherine alla Cina.

"È tutto sotto controllo", assicurava il presidente del Consiglio. Evidentemente più di qualcosa non è andato per il verso giusto: carenze di guanti, camici, mascherine e respiratori che in fase di emergenza l'esecutivo centrale aveva il compito di reperire. Con il passare del tempo emergono ulteriori sconvolgenti dettagli sull'azione dei giallorossi: il leader della Lega dà ormai per appurato il fatto che il Comitato tecnico-scientifico avesse suggerito di chiudere con delle zone rosse anche i comuni della Bergamasca, tanto che da Roma inviarono l'esercito per blindare Nembro e Alzano Lombardo, "ma poi Palazzo Chigi decise altrimenti, peraltro ignorando un altro suggerimento degli esperti ovvero una chiusura meno rigida in alcune aree del Paese anziché il lockdown totale".

La mossa di Salvini

L'ex ministro dell'Interno ha sottolineato come il governo non possa più tacere e pertanto chiederà di riferire in Parlamento. La sua mossa verte principalmente su tre interrogativi: come mai non sono state condivise con gli altri interlocutori istituzionali tutte le informazioni sugli effetti del virus? Perché non sono stati reperiti subito mascherine, camici e respiratori, ma anzi ne sono stati spediti a tonnellate in Cina? Per quale motivo sono stati "ignorati i suggerimenti del Cts sulle zone rosse"? Strano che ora scelga la strada del silenzio proprio chi in questi mesi "ha preteso di occupare la scena mediatica dell'emergenza a reti e social unificati in modalità Grande Fratello".

Il centrodestra resta in attesa di un coinvolgimento da parte del governo, che aveva promesso un confronto sulle soluzioni ai tanti problemi del Paese: "Ora le priorità sono il lavoro, l'economia, la scuola, la difesa dei confini. Ma c'è anche una richiesta di verità e trasparenza che ha bisogno di risposte". Priorità vere e concrete che qualcuno dovrebbe ricordare ai giallorossi, terrorizzati invece dal risultato delle elezioni Regionali e determinati a trovare un accordo sulla legge elettorale e sulle poltrone.

Salvini, mediante una lettera scritta al direttore del Corriere della Sera, ha chiesto massima trasparenza e verità sui rischi del Coronavirus e sulla gestione dell'emergenza: "Lo deve agli italiani, a chi ha sofferto, a chi non c'è più, alle loro famiglie".

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