"L'onorevole KYENGE è utile ai cittadini italiani, simpatica, educata e gradevole come una zanzara in camera da letto". Così Matteo Salvini su Facebook ieri sera ha commentato la sua partecipazione alla trasmissione In Onda durante la quale si è più volte scontrato con l'ex ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge.
Il dibattito si è fatto subito molto acceso fin dalla prima domanda del conduttore Gianluigi Paragone relativa alla mancata riforma del ruolo dei prefetti negli anni in cui ha governato la Lega. Salvini ha cercato di iniziare il suo ragionamento con una premessa sull'attuale emergenza immigrazione ma è stato subito interrrotto dalla Kyenge che lo ha attaccato dicendo: "Un politico deve essere lungimirante per cui non diamo delle scuse. Se ci sono delle proposte e delle battaglie da fare bisogna farle e non dare una scusa all’emergenza, poi la lascio finire…". Ma in realtà non è stato così perché le interruzioni dell'eurodeputata dem sono state parecchie ma Salvini non si è fatto trovare impreparato. "Dal felicemente dimenticato ministro dell’Integrazione onestamente ho poco da imparare", ha subito risposto il leader della Lega a cui la Kyenge ha rinfacciato le poche presenze a Bruxelles. "In Parlamento europeo non si vede mai…", ha detto lei. Lui: "Signora, purtroppo mi eleggono...".
Poi ci sono state delle altre interruzioni e a quel punto Salvini è sbottato: "La buona educazione però prevede che io possa parlare, se lei permette senza che sia razzista, brutto e cattivo. Se non le da fastidio parlo sennò faccia tutto lei che è stata bravissima". Tutto inutile. Dopo poco la Kyenge è tornata a fare "la zanzara fastidiosa" e Salvini non ci ha visto più: "Non ho bisogno di maestrine…Porca miseria, quando la signora vuole io vado avanti a parlare". A quel punto l'esponente del Pd si è arresa:"la lascio finire". Ne è seguita una risposta alquanto sarcastica: "Troppo gentile, signora, le offro un caffè quando ci vediamo" e un attacco molto di Salvini ai prefetti: "Quello di Bergamo, quello di Treviso e quello di Roma dovrebbero cambiare mestiere. Ma vi sembra normale che vi siano donne di 70 anni trascinate per terra? Io sto sempre con le forze dell’ordine ma in questo caso mi spiace che abbiano dovuto ubbidire a ordini idioti".
Quando sembrava che la Kyenge si fosse quetata, eccola ritornare a infastidire il leader leghista: "Quando ha finito avremmo piacere anche noi di parlare..." e lui con le mani giunte quasi stesse pregando ha risposto: "Oh signora mi scusi, se l’ho interrotta…Mi perdoni, indimenticata ministra…" per poi aggiungere una vera e propria stoccata: "Trombata dal suo partito poi…". Si passa al tema dell'africanizzazione dell'Italia, introdotto da Zaia, e lo scontro si riaccende con Salvini che chiede: "Ma lei ha capito cosa sta succedendo o vive su Marte?". Niente da fare, la Kyenge lo accusa di fomentare l'odio e lui, prima di invocare le espulsioni, alza le braccia al cielo: "Vabbè è colpa della Lega, signora...." ma cerca il dialogo e chiede di poterle fare una domanda. La reazione della Kyenge è irremovibile: "Le domande le accetto dai giornalisti, non da lei, Salvini, non faccia il maestrino". Salvini sbotta di nouovo e commenta: "Aaah l’educatore...".
Infine l'ultimo battibecco è sulla querela che la Kyenge ha ricevuto proprio dal leader della Lega per aver definito il suo partito "razzista", aggettivo che rivendica e ripete più volte. Salvini liquida la questione in modo molto sbrigativo: "La riquelero un’altra volta, daremo i soldi in beneficenza".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.