Il Ponte sullo Stretto è uno dei grandi protagonisti di questa campagna elettorale. Se due giorni fa Elly Schlein aveva traversato lo Stretto in nave, rimarcando quanto fosse bello e comodo navigare verso la Sicilia - «ci abbiamo impiegato appena venti minuti, il Ponte non serve», Matteo Salvini fa subito partire la sua controffensiva.
Sui social posta un meme con la segretaria del Pd e Danilo Toninelli in stile Titanic. Poi da Messina prima in un evento elettorale del senatore Nino Germanà posa davanti a una monumentale torta che raffigura il Ponte, poi dalla nave Dattilo della Guardia di Finanza presenta ufficialmente il progetto infrastrutturale del Ponte, mettendo l'accento sui tempi - «partiremo entro fine anno» - e su ciò che innescherà in termini di sviluppo e infrastrutture collegate. Un inno all'Italia del sì contrapposta a quella che lavora per bloccare lo sviluppo a colpi di no. Il tutto mentre a terra va in scena la manifestazione di protesta dei No Ponte.
«L'obiettivo dopo 50 anni di chiacchiere e di promesse non mantenute con i siciliani, i calabresi e gli italiani è quello di aprire i cantieri del Ponte sullo Stretto entro l'anno. Nel 2024 il ponte significa velocità, sicurezza, tanto lavoro e tanto risparmio di qualità ambientale, invece dei traghetti che inquinano l'acqua e l'aria». «Dal 2032 - prosegue Salvini - passeranno sul Ponte anche treni veloci, auto, camion. È la rivoluzione ambientale, economica che la Sicilia aspetta da tanto». «Ho visto la collega e amica Schlein che l'altro giorno ha preso il traghetto e ha detto che è bello andare con questo mezzo ma lo dice chi ci viene una volta l'anno. I pendolari che tutti i giorni devono passare tra Sicilia e Calabria e magari in estate ci mettono tre o quattro ore non lo ritengono così bello. I maggiori architetti mondiali sulle due sponde saranno chiamati a disegnare lo stretto del futuro. Non vedo l'ora che gli operai comincino a fare il loro lavoro. Solo in Italia si riesce a fare la guerra a un ponte, un ponte non è di destra o di sinistra. Un ponte unisce popoli, culture, lavoratori».
L'idea è quella di mettere in campo un progetto che abbia una visione e un respiro positivo per tutta l'Isola, inneschi un effetto domino e determini la creazione di un nuovo ecosistema di infrastrutture moderne e funzionali. «Non c'è solo il ponte, ci sono fermate della metropolitana, nuovi parchi, nuove scuole, aree verdi, impianti sportivi», racconta Salvini, tanto più che la progettazione coinvolgerà alcuni dei maggiori architetti mondiali, con l'obiettivo di trasformare radicalmente il paesaggio siciliano. L'importanza del progetto, insomma, non risiede solo nel ponte stesso, ma anche nelle opere collegate come l'alta velocità ferroviaria, le nuove autostrade e i lavori sui porti e aeroporti.
«Stiamo investendo sulla terra siciliana una quantità di denari che non penso abbiano precedenti dal dopoguerra ad oggi. A Messina ci sono nuovi parchi, nuove scuole, aree verdi, impianti sportivi, i maggiori architetti mondiali a disegnare lo stretto del futuro. Quindi prosegue Salvini non vedo l'ora che gli operai comincino a fare il loro lavoro. Il Comune di Messina ha una specie di preoccupazione per le città che saranno stravolte.
Io sto visitando cantieri ovunque, per fare le nuove metropolitane a Milano, a Roma, a Torino, a Napoli, ovviamente apri dei cantieri, ovviamente per un po' di tempo crei dei disagi, ma poi le città cambiano volto. Lo stretto sarà straordinario, sarà più pulito, si perderà meno tempo, meno soldi, meno vita e quindi io sono convinto che la stragrande maggioranza dei siciliani e dei calabresi non veda l'ora».
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