"Scusami lo sfogo, processate me, prendetevela con me, ma quando entrate in casa mia, mi incazzo come un bufalo...". Sono queste le dure parole pronunciate da Matteo Salvini rilasciate nel corso di una intervista al direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano, con il quale il leader della Lega ha preso spunto dal processo di Catania sul caso Gregoretti per rivelare un episodio familiare accaduto ieri.
"Siccome vedo poco mia figlia ogni mattina alle 8.05, caschi il mondo, io chiamo la mia ex moglie per sveglia e saluto", ha raccontato Salvini a Formello per un incontro elettorale per "presentare idee e progetti concreti sulle sfide dell'Italia dopo il virus". "Ieri- ha continuato- ho provato a chiamare e la mamma non risponde al telefono. Poi l'ho chiamata alle 9, alle 10 e ancora e nulla. Allora ho iniziato un po’ ad arrabbiarmi e un po’ a preoccuparmi. Poi, dopo pranzo, mi ha telefonato una collega della mia ex moglie per dirmi che Giulia non aveva il telefono... E io, ma come?". Salvini ha spiegato cosa era successo: "Siccome lei lavora alla Regione Lombardia, non è indagata, è arrivata la Finanza a casa e in ufficio e le ha portato via il telefono. A una cittadina italiana di 41 anni viene portato un telefono con gli affari suoi e miei, perché con la mia ex moglie posso parlare di quello che voglio".
Tutto era iniziato due mattine fa quando la procura di Pavia ha acquisito i contenuti del telefono di Giulia Martinelli, capo segreteria del governatore della Lombardia Attilio Fontana ed ex moglie del leader della Lega, per l'inchiesta sui test sierologici della Diasorin. Lo stesso era accaduto ieri quando è stata la procura di Milano, attraverso la Gdf, a fare la stessa operazione ma solo con parole chiave, per l'inchiesta camici che coinvolge il governatore della Lombardia Attilio Fontana. La Martelli, è bene precisarlo, non è indagata.
Quelle acquisizione non sono piaciute a Salvini. Quest’ultimo, sempre nel corso dell’intervista al Tg2, ha pesantemente criticato la doppia operazione contro l’ex consorte: "Viene portato via un telefono dove ci sono le foto di mia figlia, e le chat con i nonni. Non è degno di un paese civile, comportarsi così, neanche a un mafioso viene riservato un trattamento così. Mi vergogno di vivere in un Paese così”.
Ma il leader della Lega non si arrende e promette battaglia annunciando l’intenzione di voler parlare di quanto accaduto con il presidente della Repubblica: "Darò un
colpo di telefono, sperando che non mi portino via anche il mio telefono, al presidente Mattarella che sarebbe teoricamente capo della magistratura per capire se è normale che l'Italia funzioni così".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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