Sanzioni alla Russia? Salvini pensa al veto

Ospite dell'ambasciatore russo a Villa Abamelek, Matteo Salvini usa toni cauti sul riconoscimento della Crimea. Ma sulle sanzioni alla Russia apre ad un possibile veto italiano: "Dobbiamo ragionarci"

Sanzioni alla Russia? Salvini pensa al veto

È villa Abamelek la "nuova" villa Taverna. Nel giorno della festa nazionale russa i cancelli della residenza dell’ambasciatore Sergej Razov si sono aperti per accogliere oltre mille invitati. Un ricevimento affollatissimo, con tanti ospiti d’eccezione. A partire dalla seconda carica dello Stato, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, passando per membri di spicco del governo come il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi e quello degli Interni, Matteo Salvini.

È il leader della Lega ad intrattenersi con i giornalisti a margine di un incontro a porte chiuse con l’ambasciatore russo durato oltre 15 minuti. Dopo le dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il vicepremier usa toni morbidi sul riconoscimento della Crimea. Ma apre alla possibilità di un eventuale veto italiano alle sanzioni contro la Russia al Consiglio Europeo di fine giugno. "Adesso vediamo, in Europa almeno a parole qualcosa sta cambiando: siamo una squadra, lasciateci partire, ma sulle sanzioni abbiamo le idee chiare", ha detto Salvini, dopo aver presieduto il primo Consiglio dei Ministri del governo Conte.

E sulla penisola rivendicata dall’Ucraina glissa: “C'è qua il ministro degli Esteri, non fatemi rubare il lavoro agli altri, però parleremo di tutto”. "Il mio impegno è sul fronte libico, che è il più vicino e il più preoccupante”, ha aggiunto. Ed è proprio in Libia che Salvini ha annunciato di volersi recare al più presto. "La Nato è un'alleanza difensiva, a cui noi contribuiamo. Mi piacerebbe che difendesse una Paese membro, la cui minaccia non è sul fronte orientale ma è sul fronte meridionale, parlo del Mediterraneo e del Nord Africa. Se siamo membri di un'alleanza difensiva mi piacerebbe che ci aiutasse a difenderci non da pericoli presunti ad Est, ma da pericoli reali a Sud", ha aggiunto commentando le parole di Stoltenberg.

Al ricevimento erano presenti anche diversi deputati leghisti e pentastellati, come Manlio Di Stefano, ed esponenti del centro destra, come Vittorio Sgarbi. Mosca ha “accolto naturalmente con interesse la posizione nei confronti della Russia espressa da questo governo”, ha detto l’ambasciatore nel discorso pronunciato ad inizio serata.

"Siamo aperti al dialogo, disposti ad una collaborazione reciprocamente vantaggiosa con tutti coloro che rispettano i principi del diritto internazionale", ha sottolineato il diplomatico, chiarendo come la Russia segua "con attenzione la situazione politica in Italia". Un Paese, il nostro, che, ha aggiunto Razov, rimane "uno dei partner fondamentali" di Mosca in Europa e con cui la Russia "è aperta al lavoro nelle arene internazionali".

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