«Chi entra in Sardegna dovrà presentare un certificato di negatività o di avvenuta vaccinazione, il sistema dei controlli partirà ben prima dell'inizio della stagione estiva». La dichiarazione del governatore della Sardegna Christian Solinas è stata raccolta dal quotidiano «L'Unione Sarda» secondo il quale la Regione sarebbe già a lavoro su questa misura che potrebbe portare ad un nuovo scontro con il Governo dopo quello dell'inizio della scorsa estate sull'obbligatorietà dei test agli arrivi in porti e aeroporti. «La situazione epidemiologica è in miglioramento, stiamo portando avanti gli screening di massa e le vaccinazioni, ci sono più luci che ombre e le condizioni per uscire da questo incubo - dice ancora Solinas - ma allo stesso tempo dobbiamo difenderci in ogni modo da queste varianti del virus che preoccupano e dall'eventualità che entrino in casa nostra. Per tutte queste ragioni, è necessario un modello di tutela della salute dei sardi e delle attività economiche, costruito proprio sulle certificazioni sanitarie. Modello che introdurremo nel giro di breve tempo». Non è la prima volta che Solinas entra in polemica con le istituzioni centrali.
Clamorosa la sua presa di posizione dell'agosto 2020: «La Sardegna non ha mai avuto una circolazione virale autoctona, tutti i casi registrati sono di importazione o di ritorno di persone che provengono da zone in cui vi sono focolai attivi ben noti e riconosciuti. Non siamo l'isola di untori. La ripresa dei contagi è dovuta alla circolazione senza controlli purtroppo adottata da questo governo».
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