Sardegna, dopo il fango un'alluvione (di polemiche)

Olbia ieri si è svegliata con il sole e i sardi hanno tirato un sospiro di sollievo.

Ma il ciclone mediterraneo, che giovedì ha sferzato la Gallura, non ha solo gonfiato i torrenti, causando centinaia di sfollati, ma ha provocato una valanga di polemiche attorno al vecchio ponte sul Rio Siligheddu, in Via Vittorio Veneto, ricostruito con 100 mila euro dopo l'alluvione «Cleopatra», che nel novembre 2013 fece 17 vittime tra Olbia e Arzachena. Due anni fa proprio la vecchia struttura a tre arcate fu responsabile dell'inondazione della parte bassa di via Lazio, in cui morì un'anziana.

Giovedì sarebbe accaduto lo stesso se non fossero intervenute le ruspe ad abbatterlo, perché tre quartieri erano sott'acqua e il ponte bloccava i detriti trascinati dalla corrente, facendo da «tappo» alla piena. Ma con esso è stata distrutta anche la condotta d'acqua che serviva molti quartieri. «Avevamo chiesto di rifarlo nuovo quel ponte - ha commentato il sindaco Gianni Giovannelli - ma i fondi della Protezione civile erano destinati solo al ripristino. I risultati sono sotto gli occhi di tutti». E sul caso, come due anni fa, la procura di Tempio Pausania ha aperto un'inchiesta. Ma almeno questa volta il pericolo è stato scongiurato, anche perché l'allarme è stato tempestivo e i cittadini lo hanno accolto con responsabilità, evitando di avventurarsi in auto e abbandonando le abitazioni costruite su canali interrati.

Molti i salvataggi, l'ultimo giovedì notte effettuato dalla Capitaneria di Porto di Oristano, che ha strappato alla furia del mare una coppia austriaca partita su un natante dal porto di Cagliari verso Minorca. Mattinata di lavoro intenso anche in Gallura, dove pompieri. Protezione civile e 5° Reggimento Genio della Brigata Sassari hanno ripulito, invece, strade e canali, assistiendo le famiglie rimaste bloccate in casa per le esondazioni dei fiumi Siligheddu, San Nicola e Zozzò. Migliorata anche la vibilità, compromessa giovedì dalla chiusura di 80 strade urbane.

Problemi anche nel resto della Gallura e nelle zone costiere, da Pittulongu a Murta Maria. A Golfo Aranci sono state soccorse due famiglie ed è stata chiusa la strada di collegameno con Cala Moresca per il crollo di un muro.

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