Scafisti, annunci sui social. "Viaggia con noi, è sicuro"

Pubblicità su Facebook o su Whatsapp con tariffe e polizza: "Sbarco in Italia garantito al 100%"

Scafisti, annunci sui social. "Viaggia con noi, è sicuro"

«Chiunque sia pronto, viaggi in Italia garantiti cento per cento con Haj Abdo Abdou. Viaggi verso il salvataggio»: è solo uno dei tanti messaggi lasciati su Facebook dai trafficanti di esseri umani che ormai non si nascondono più e sui social mettono a disposizione le informazioni per organizzare le partenze. Contattarli è semplice, postano i numeri di telefono e scrivono: «Chiamami, mandami un messaggio whatsapp». Il costo della traversata, nella maggior parte dei casi, è di circa 5mila dinari libici, ovvero poco più di 900 euro. Ciò che garantiscono è la partenza e assicurano che chi prenderà la via del mare sarà raggiunto dalle navi del soccorso.

«Alì aspetta la notizia felice», scrive un utente libico postando lo screenshot che riporta il tragitto della Sea Watch 4 di fronte a Tripoli. La nave della Ong tedesca attualmente ha 455 migranti a bordo. Molti inviano messaggi ai trafficanti, dicendo di essere a bordo e questi li postano sui social per far vedere che la «missione è compiuta» e invogliare a nuove partenze. I profili di scafisti e «tour operator» dei barconi sono aperti e sono decine. C'è l'imbarazzo della scelta. «Scegli me, viaggia con me, scrive qualcuno. Altri sconsigliano di intraprendere il viaggio con qualche collega più «sfortunato» che ha fatto partire barconi poi affondati o che hanno avuto difficoltà. «Noi garantiamo sicurezza», scrivono altri. In ogni profilo si nota comunque la tendenza a ricordare che si viaggia, nella maggior parte dei casi, verso le navi del soccorso. Almeno questo accade per quanto concerne i viaggi dalla Libia, per lo più da al-Khoms o Zwara. Dalla Tunisia, invece, i natanti arrivano diretti a Lampedusa.

Ma c'è anche chi arriva da altri Paesi. «Per chi avesse bisogno di un visto per entrare in Libia - scrive Mona, una donna che si è messa in affari nel settore - mi contatti in privato». E c'è chi garantisce passaggi alla dogana o ai confini «senza problemi». Ieri la trasmissione Piazza Pulita ha reso noto un audio di Alarm Phone in cui si sente un migrante chiedere aiuto. «Si sta rischiando una nuova tragedia nel Mediterraneo», scrivono. Ma la vera tragedia è che i trafficanti di esseri umani possano organizzare i viaggi alla luce del sole, con la complicità della Ong, che è ormai appurato si piazzino di fronte alle coste libiche in attesa delle partenze, che avvengono, è chiaro, esclusivamente quando in quelle acque Sar è presente una loro nave.

L'Italia è un Paese ormai invaso dai migranti. A Lampedusa nel weekend sono arrivati oltre 700 migranti, nel silenzio più assoluto delle istituzioni. Una nazione chiusa agli italiani a causa del Covid, con regole ferree per ingressi e partenze verso tutti gli altri Stati, ma aperta insensatamente ai clandestini. Questo i trafficanti lo sanno. «Il governo - scrive qualcuno - proroga al 31 luglio i permessi di soggiorno scaduti il 30 aprile». È una comunicazione della Presidenza del Consiglio, che invoglia ancora di più a partire chi prende il largo dai Paesi del Nord Africa. «Dio è grande, il nostro fratello è arrivato a Lampedusa», scrive un trafficante di esseri umani e sotto i commenti si sprecano. «Partirò anche io», scrive un libico.

«In Italia avremo una vita migliore», scrive un altro. Per poco meno di mille euro una nuova vita, se va bene, sarà assicurata. Oppure li aspetterà una morte in mare, come è accaduto di recente. Ma questo ai criminali internazionali poco importa.

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