Nel mondo della finanza, si parla di "scalata" o "acquisizione ostile" per indicare l'operazione con cui qualcuno fa incetta di azioni di una società per conquistare la maggioranza assoluta del cda aziendale e impadronirsi della baracca. In un certo senso, anche se con le dovute differenze, è quanto sta accadendo in +Europa, il partito europeista amico del Pd il cui volto più noto è quello di Emma Bonino. Il Post riporta la - strana - notizia dell'impennata di tessere fatta registrare dal piccolo movimento pro Unione Europea in vista del nuovo congresso. Fino a poco tempo fa, i candidati alla segreteria del partito erano solo tre: il radicale Marco Cappato, l'ex Fli Benedetto della Vedova e il semisconosciuto deputato Alessandro Fusacchia. Ma ecco che a sorpresa si è fatta avanti una donna: Paola Radaelli. Un nome che dice qualcosa a chi conosce il sottobosco attorno al mondo italiano del sovranismo e dell'antieuropeismo. Un'euroscettica alla guida del partito italiano filo-Ue per antonomasia? Non è una boutade, ma una possibile realtà. Basti pensare che nel giro di un mese il numero di iscritti al partito - e quindi delle tessere - è passato da 1.800 a 3.800. Un boom che non si può giustificare con un'improvvisa ondata di passione per quanto succede e si decide a Bruxelles e dintorni. Nei corridoi di partito si respira un'aria strana, di paura. Dal loro punto di vista più che comprensibile, visto che la neocandidata Radaelli sostiene cause molto lontane da quelle di +Europa, come pene più severe per i criminali e un chiaro sì alla legittima difesa. Battaglie certamente più care alla Lega di Salvini che agli storici attivisti radicali. Tra i quali si fa strada una certa preoccupazione. Johhny D'Anna, membro dei Radicali Italiani, ha detto al Post di essere tranquillo: "La Radaelli non ha ancora depositato le 200 firme necessarie per presentare la propria candidatura alla leadership del partito". Strano dopo il recente raddoppio dei tesseramenti.
La domanda è lecita: come andrà a finire? In ogni caso, la vicenda +Europa-Radaelli ha già prodotto un risultato: quello di suscitare la curiosa attenzione dell'opinione pubblica verso un dibattito congressuale che, altrimenti, sarebbe avvenuto nell'interesse di pochi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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