"La battaglia per i diritti degli omosessuali non è dei gay, ma del Paese intero. Rendere la nazione più inclusiva e moderna è interesse di tutti". Lo afferma a Repubblica, Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme, che sul FamilyDay si dice "stupito e rattristato per il fatto che una moltitudine di miei concittadini si sia riunita per negare un diritto ad altri cittadini". "Se chi manifesta contro i diritti altrui - spiega - dà dell’intollerante a chi questi diritti non li ha siamo al capovolgimento della realtà".
Alla domanda se dopo il FamilyDay teme che il testo al Senato sulle unioni civili sarà bloccato, Scalfarotto replica: "Al contrario, ci aspettiamo possa passare entro l’estate. Siamo in ritardo di vent’anni - sottolinea - e siamo gli unici in Europa a non avere regole sui diritti Lgbt: un mese in più non cambia molto". Alla domanda se ci sono i voti, Scalfarotto replica: "Secondo me sì. Il ddl Cirinnà è molto prudente, le unioni civili sono un compromesso, non certo una soluzione d’avanguardia. E proprio perchè è una soluzione prudente e conservatrici, invito l’Ncd a votarlo. Se non agiamo sarà la magistratura a occuparsene".
Nel caso Ncd non votasse ci saranno voti esterni alla maggioranza? "Non escludo che sui diritti si possano coagulare altri consensi ma auspico che questi non sostituiscano bensì si aggiungano ai voti dell’Ncd". Per gli alfaniani risponde Quagliariello che afferma: "Con la manifestazione si apre una partita politica, certo.
e di base, senza alcun traino politico. Governo e maggioranza dovranno tenerne conto".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.