Ivan Scalfarotto, sottosegretario all’Interno del governo Draghi, si commuove parlando con la conduttrice di Sky Start su Skytg24 dell’unione civile con il compagno, Federico. L’intervista al deputato di Italia Viva è a tutto campo, ma il passaggio sulle riforme lo tocca da vicino. "Sono contentissimo di tutto quello che abbiamo fatto, io porto una fede al dito: non ho una moglie, ho un marito che si chiama Federico e questo lo devo a uno scout cattolico di Rignano sull’Arno", dice facendo riferimento alla cosiddetta legge Cirinnà, approvata nel 2016 dal governo Renzi.
"Questa fede – ha aggiunto Scalfarotto - non me l’ha portata la sinistra, intendo il Pci, Pds, i Ds, quelli che dicevano che il matrimonio è un sacramento". "Oggi la mia famiglia è uguale alla sua – dice rivolgendosi alla giornalista di Skytg24 - perché c’è stato Matteo Renzi a Palazzo Chigi". "Io questo non lo dimentico – aggiunge con gli occhi lucidi - perché mi ha cambiato la vita, e la politica è questo: cambiare la vita della gente". L’attuale sottosegretario all’Interno, un anno dopo la promulgazione della legge, è stato il primo esponente di un governo italiano a unirsi civilmente con il suo storico partner, Federico appunto.
L’unione si è svolta nella sala degli Specchi del Palazzo reale di Milano e a celebrarla era stato l’assessore alle Politiche Sociali del capoluogo lombardo. A Scalfarotto erano arrivati anche gli auguri dell’allora premier Renzi. Oggi Scalfarotto ricorda che quando era a Palazzo Chigi il senatore di Rignano "si era dato un'agenda autenticamente riformatrice in un Paese molto corporativo". "In questo Paese fare riforme che servono costa - ha aggiunto alludendo alle proteste di questi giorni di tassisti e balneari - ma tra il bene del Paese e perdere consenso abbiamo sempre scelto la prima ipotesi".
Su Twitter in mattinata è arrivata anche la risposta del leader di Italia Viva. "Grazie Ivan Scalfarotto, che bel pensiero. Fare politica significa davvero cambiare la vita della gente. Ti voglio bene anche io. E un abbraccio a Federico", scrive Matteo Renzi sui social.
L'intervista con il sottosegretario, ovviamente, verte soprattutto sull’attualità politica. "Destabilizzare questo governo – precisa - non può essere paragonato alla crisi che noi provocammo nel governo Conte: in quell'occasione spiegai direttamente in aula all'ex premier che il suo governo, nato in tempi ordinari, non era all'altezza dei tempi straordinari che stavamo vivendo", è la stoccata al Movimento 5 Stelle. Poi l'affondo su Giuseppe Conte: "Fu messo in mano il nostro Paese a un uomo senza alcuna esperienza di vita pubblica: non so davvero come sia potuto accadere. Una grande responsabilità di Salvini e Di Maio, lo vediamo dall'inconsistenza politica che Conte sta dimostrando giorno dopo giorno".
Parlando dell’attuale inquilino di Palazzo Chigi, invece, ricorda il viaggio a tre con
Macron e Scholz a Kiev e sottolinea come Draghi stia "dando un valore aggiunto di autorevolezza e di credibilità al Paese, essendo abituato a trattare da pari a pari con i leader del mondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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