Gli scandali romani affondano Renzi e il Pd: Lega stabile sopra il 10%

Il Pd perde 5 punti. Gode Salvini. Ma a preoccupare è l'astensionismo

Gli scandali romani affondano Renzi e il Pd: Lega stabile sopra il 10%

Gli scandali capitolini sono un colpo durissimo per il Pd. L'indagine "Mafia Capitale" ha scoperchiato una rete di collusioni tra mafia e politica che ha messo nell'occhio del ciclone il Pd, il sistema delle cooperative e i clan malavitosi. Le foto imbarazzanti che ritraggono il sindaco Ignazio Marino, l'eurodeputata piddì Simona Bonafé e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti con il ras delle coop Salvatore Buzzi non sono certo passate inosservate. E poi tutte quelle intercettazioni, i contatti con Massimo D'Alema. Gli uomini di Wlater Veltroni. Le consulenze del governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti. E l'aggancio con il Quirinale. C'è di tutto. Tanto che, stando alle rilevazioni degli istituti di ricerca, i grandi partiti perdono consensi. In particolar modo è il Pd di Matteo Renzi a uscirne con le ossa rotte. A sorridere, insomma, sarebbe la Lega Nord.

Secondo i dati di Emg per il telegiornale di La7, Matteo Salvini sarebbe riuscito a portare il Carroccio al 14,2%. Più in generale tiene tutto il centrodestra con Forza Italia che supera il 14% e Ncd che si assesta intorno al 4%. Perde però qualche punto percentuale Fratelli d'Italia che si aggira attorno al 3%. Le preoccupazioni, invece, sono tutte al Nazareno. È lì che si consuma lo psicodramma del crollo dei consensi. Dal 41% incassato alle europee, e sbandierato da Renzi a ogni occasione buona, il Pd scivola al 36%. Un crollo che va di pari passo con il logoramento della fiducia degli italiani nel presidente del consiglio. Sulle macerie democratiche non c'è solo Salvini a festeggiare. Nonostante i duri contrasti interni, anche il Movimento 5 Stelle sembrerebbe in crescita. Secondo i dati di Emg, i pentastellati potrebbero portare a casa il 19% dei consensi, un punto in più rispetto alla scorsa settimana.

"Mafia capitale penalizza tutti tranne Salvini che è percepito come uno fuori dal sistema – ha spiegati Alessandra Ghisleri all'Huffington Post – il vero problema è che i cittadini non stanno riconoscendo le colpe dei singoli, ma un unico grande colpevole, la politica. Questo ammazza tutti. Salgono, appunto, solo Salvini e l’astensionismo". Secondo la Ghisleri, gli scandali capitolini cono simili a una malattia: "Chi è coinvolto paga, a prescindere da quanto è coinvolto". "Le persone sono stanche, ascoltano passivamente - continua la sondaggista - sei dentro sei dentro, se sei fuori sei fuori". Secondo i numeri in mano alla Ghisleri, insomma, è solo Salvini a guadagnarco. E, pure, "in modo eclatante". "È certamente sopra il dieci - conclude - il dato è interessante perché guadagna anche dove al momento non è candidato, come nel Lazio. Mentre Grillo resta stabile, penalizzato da un astensionismo che cresce".

Sull'exploit della Lega Nord concorda anche Roberto Webber di Swg: "L’astensionismo - afferma sempre all'Huffington Post - è in costante aumento e questo riguarda un po’ tutti. Secondo i nostri dati il Pd resta stabile, ma Mafia Capitale porta vantaggi in termini di consensi solo a Salvini, non a Grillo. Ormai la Lega supera stabilmente il 10%".

Il 10% su scala nazionale significa che nel Nord potrebbe raggiungere anche il 15%. In realtà, per Renato Mannheimer, il dato vero è che "cresce la sfiducia, che si traduce in voglia di non votare e in astensionismo".

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