Scandalo sulle vignette del New York Times Ora il nuovo antisemitismo arriva da sinistra

Polemiche e scuse pubbliche del Pulitzer Stephens. Ma c'è un'idea di fondo

di Fiamma Nirenstein

G iovedì è uscita sul New York Times una caricatura. Il «giornale d'onore» appartiene alla gloriosa storia dei democratici che hanno condotto gli Usa dalla discriminazione razziale contro neri e minoranze, ebrei compresi, a essere patria dei diritti umani. E gli ebrei prima ancora che in Israele, cercarono rifugio in quel mondo e in quella ideologia fino a diventare la più grande comunità ebraica del mondo. Adesso cominciano invece a scappare.

Giovedì il premio Pulitzer Bret Stephens ha dovuto scrivere sul Nyt, il suo stesso giornale, una colonna orrificata: «Ecco qui nella versione online un ebreo (Netanyahu, ndr) sotto forma di un cane, un ebreo piccolo ma astuto che guida un americano scemo e fiducioso: l'odiato Trump giudaizzato con una kippà. Il servo, in teoria, invece agisce da vero padrone. Questa vignetta ha usato un tal numero di stilemi antisemiti che l'unica cosa che manca è il segno del dollaro». In genere invece in quelle contro gli israeliani ci sono anche il dollaro, la divisa e i missili. Dopo due giorni in una sinagoga di San Diego un 19enne razzista bianco ha sparato uccidendo una donna e ferendo altri fedeli, compresi dei bambini. Era stato ispirato dal New York Times? Probabilmente non in modo diretto, dato che l'assassino è un tipo di destra, diverso dai suoi lettori. Ma la teoria della cospirazione ebraica per dominare il mondo era proprio quella che il suprematista ha indicato nel suo tweet. Così come la stessa teoria poche settimane prima era stata ripetuta dalla neoeletta al Congresso Ilhan Omar, che ha suggerito che l'America Jewish Commitee paghi i politici americani per fare gli interessi di Israele, che gli ebrei abbiano una doppia lealtà... e così via. Bernie Sanders, leader della sinistra, si è spinto a dire che le proteste contro la Omar servono a Israele a impedire di discutere i diritti dei palestinesi. Cospirazione dopo cospirazione la Omar è stata sdoganata dalla presidente del Congresso, Nancy Pelosi, e questo supporto amplia il più vasto consenso intorno all'antisemitismo democratico: lodato sia da David Duke, del Ku Klux Klan, sia dalle manifestazioni di donne contro Trump che urlano slogan contro Israele. I gruppi di sinistra danno la caccia agli ebrei nei campus. Dalle parti nostre democratici come Jeremy Corbyn parlano di Hamas e degli Hezbollah chiamandoli «amici».

Gli ebrei di sinistra, specie in America dove devi odiare Trump anche se sta visibilmente aiutando in modo sensato il Medio Oriente e Israele a trovare una nuova strada verso un processo di pace, costruiscono a catena organizzazioni di pretesi sostenitori dei diritti umani, che spandono menzogne su «Israele Paese di apartheid» o genocida. Tutto questo, e Trump, crea l'atmosfera adatta perché sparino i mitra.

Parola di una che, sotto scorta da anni, fu ritratta da un caricaturista di sinistra col naso adunco, il fascio e una stella di David sul petto. I giudici stabilirono che non era antisemitismo. Il coraggioso giornalista Giuseppe Caldarola fu condannato. Il caricaturista restò fiero del suo antisemitismo. Almeno il Nyt si è scusato.

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