Scandalo a Washington: cocaina alla Casa Bianca. Nuova bufera su Biden

La scena sembra più adatta alla Casa Bianca di "House of Cards", dove il Frank Underwood di Kevin Spacey compiva ogni sorta di nefandezze, che a quella dell'anziano e tranquillo Joe Biden

Scandalo a Washington: cocaina alla Casa Bianca. Nuova bufera su Biden
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La scena sembra più adatta alla Casa Bianca di «House of Cards», dove il Frank Underwood di Kevin Spacey compiva ogni sorta di nefandezze, che a quella dell'anziano e tranquillo Joe Biden. Fatto sta che domenica, nel corso di una ronda di controllo, gli agenti della sicurezza hanno rinvenuto all'interno della residenza presidenziale una misteriosa «polvere bianca». Immediato l'allarme.

Il pensiero è andato subito all'antrace o ad altre sostane tossiche. Evacuato l'edificio (il presidente era assente), sul posto sono intervenuti gli uomini del Secret Service, gli specialisti in tuta Nbc e quelli dell'Ems, i servizi di emergenza dei vigili del fuoco. Il test preliminare effettuato sulla sostanza ha dato però un verdetto diverso: «Cocaina». A diffondere la notizia è stato per primo il Washington Post, che ha trovato conferme da un funzionario della Casa Bianca e dal portavoce del Secret Service, Anthony Guglielmi, il quale ha annunciato ulteriori test e l'apertura di un'indagine, senza però specificare dove sia stata trovata la droga. Ulteriori dettagli sulla vicenda sono emersi dall'ascolto delle comunicazioni radio degli specialisti dell'Ems. Luogo del ritrovamento, la biblioteca della Casa Bianca. Quantità della sostanza, «poca». E qui scattano le speculazioni su «chi» l'abbia portata all'interno del 1600 di Pennsylvania Avenue. Inevitabile, per i commentatori di destra come Robb Schmitt, di Newsmax, puntare il dito contro Hunter Biden, il 52enne figlio del presidente, con alle spalle una lunga storia di tossicodipendenza: «Si è fatto una striscia sul busto di Roosevelt». Il deputato trumpiano Jim Banks non ha esitato a twittare: «Nella Casa Bianca di Trump non hanno mai trovato cocaina!». Senza contare i post più o meno ironici comparsi sui social. Peraltro, vari media hanno fatto notare che Hunter era alla Casa Bianca fino a due giorni prima del ritrovamento, prima di partire per un weekend a Camp David insieme al padre e al resto della famiglia.

Ma è pur vero che la «library» è uno degli ambienti della Casa Bianca aperti ai tour guidati dei visitatori e si trova due livelli al di sotto degli appartamenti presidenziali. Certo, Biden, rientrato martedì a Washington con tutto il suo clan per il 4 luglio, avrebbe preferito festeggiare l'«Independence Day» con meno imbarazzo.

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