Scarcerato l'influencer accusato dalla ex compagna. "Le chat ribaltano le accuse"

Decisivo l'interrogatorio di Basciano con il gip. Cade la gravità del quadro indiziario

Scarcerato l'influencer accusato dalla ex compagna. "Le chat ribaltano le accuse"
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È stato scarcerato il dj e influencer Alessandro Basciano, arrestato venerdì scorso per stalking nei confronti della ex fidanzata Sophie Codegoni, 23 anni, una relazione nata durante il Grande Fratello vip del 2022 dalla quale è nata una bambina.

Dopo l'interrogatorio di garanzia durante il quale il 35enne ha ribadito di essere estraneo ai fatti contestati, il gip di Milano Anna Magelli ha revocato ogni misura cautelare. «Adesso riabilitiamo questo ragazzo», il commento a caldo del suo legale, Leonardo D'Erasmo. Nel faccia a faccia con il giudice, Basciano ha prodotto elementi utili a far vacillare l'impianto accusatorio, che ruotava intorno al reato di atti persecutori: un susseguirsi di minacce e atteggiamenti violenti denunciati dalla giovane ex compagna. «Non ho potuto fare diversamente», scriveva Sophie sui social dopo l'arresto. Uscendo da San Vittore, dove in mattinata si è tenuto l'interrogatorio, il legale aveva descritto l'influencer «come molto turbato e sorpreso di essere in una situazione del genere per qualcosa che non ha commesso». Quando in serata ha lasciato il carcere il 35enne si è sfogato con i cronisti: «L'ho sempre protetta in quanto mamma della mia bambina, le ho perdonato tutto, sono stato zitto fino ad adesso e mi sono fatto pure il carcere a gratis, ma mi sono rotto. Ora non avrò pietà di niente e smentirò tutto dalla A alla Z, farò vedere chi sono io e chi sono le persone che sono dall'altra parte che hanno fatto questa cosa. Se una persona non sa cosa vuole nella vita, non può far passare i guai a un ragazzo come me, che si è fatto il mazzo dalla mattina alla sera per lei, per me e per la famiglia. Io sono un papà e mi sono sempre comportato bene». magistrati gli contestavano condotte controllanti e violente e una gelosia ossessiva anche dopo la fine della relazione con la Codegoni, che lui non avrebbe mai accettato. La 23enne aveva denunciato di vivere in costante timore per la propria incolumità e di aver ricevuto anche minacce di morte. «Torna o ti uccido come un cane», gli avrebbe detto in un'occasione. La difesa di Basciano, però, è riuscita a ridimensionare le accuse dimostrando, con una serie di screen shot e di chat che i due si sono scambiati anche fino a pochi giorni prima della denuncia, che il loro rapporto non era caratterizzato da uno stato di paura. «È venuto meno il requisito della gravità» nei comportamenti di Basciano, sottolinea il gip nelle due pagine di ordinanza osservando, tra l'altro, che dopo aver accettato un prezioso dono e una lettera dall'ex, la donna «gli esprime commozione e svolge una serie di considerazioni sul loro precedente rapporto facendo riferimento a colpe e responsabilità reciproche».

Il gip osserva anche come nella sua denuncia la Codegoni non aveva fatto cenno al ritiro di una prima querela, a dicembre, in cui diceva di aver ripreso la relazione con Basciano. L'indagato avrebbe inoltre avuto sempre condotte riguardose e composte. Per tutto questo servono ulteriori accertamenti.

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