Contanti e oro, ecco cosa cambia

Per il contrasto al riciclaggio si estendono i controlli anche sulle carte prepagate

Contanti e oro, ecco cosa cambia
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Stretta sulle esportazioni e sulle importazioni di valuta in qualsiasi forma da parte del governo. Il decreto legislativo approvato ieri dal Consiglio dei ministri, infatti, recepisce il regolamento Ue 1672 del 2018 relativo ai controlli sul contante in uscita o in entrata nell'Unione. La soglia, fissata a 10mila euro, non può essere in nessun modo superata pena l'applicazione di sanzioni più severe rispetto al passato. La principale innovazione è rappresentata dal fatto che in questo computo non sono ricompresi solo oro, lingotti e monete, ma anche carte prepagate e l'oro destinato alle lavorazioni (in primis quelle per la gioielleria).

La nuova normativa sembra fare il paio con il regolamento antiriciclaggio 1624 del 2024 che dal 2024 fisserà la soglia delle transazioni in contanti a 10mila euro (in Italia è a 5mila euro dal 2023) prevedendo uno stretto monitoraggio alle operazioni riguardanti articoli di gioielleria e orologi (10mila euro), auto (250mila euro), aerei e natanti (7,5 milioni per entrambi). La regolamentazione, che dovrà essere recepita entro luglio 2027 (luglio 2029 per le società calcistiche) accenderà un faro su tutti quei beni il cui acquisto o il cui scambio può essere paragonato a passaggio di liquidi (anche per questo motivo l'immobiliare non sarà escluso dai campi di indagine) in virtù della loro capacità di conservare valore. Il primo tassello si può dire che sia stato già posto ieri con la stretta sull'esportazione di capitali.

Come funzionerà? Detto del contante e dei mezzi assimilabili (assegni, traveller's cheque) che già oggi non possono circolare dentro e fuori dai confini per un ammontare superiore a 10mila euro, previa ovvia dichiarazione alle autorità di frontiera (in Italia l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza), anche l'oro in tutte le sue forme rientrerà in questo speciale discrimine. Lo stesso discorso vale anche per il «contante non accompagnato» ossia per i mandati di pagamento per i quali non sia immediatamente identificabile il beneficiario. Saranno obbligatorie le dichiarazioni all'Unità di Informazione Finanziaria di Bankitalia (l'ex Ufficio Italiano Cambi) per tutte le operazioni di importo pari o superiore a 10mila euro, anche quando - come detto - riguarderanno il metallo prezioso da lavorazione. Tali segnalazioni dovranno essere effettuate anche quando nel corso di un mese solare si effettuino più operazioni con una stessa controparte di ammontare complessivo pari o superiore a 10mila euro e per importi singoli di almeno 2.500 euro. Allo stesso modo, ci sarà obbligo di dichiarare monete d'oro (oltre il 90% della lega), lingotti (almeno al 99,5%) e carte prepagate. L'Oam (l'Organismo degli agenti finanziari e mediatori creditizi) sarà obbligato a stilare un registro nel quale saranno inseriti gli intermediari autorizzati a trattare con l'estero.

Se gli importi eccedono la soglia, è necessario motivare alle Dogane o alla Finanza le ragioni dell'import e dell'export. L'autorità può comunque disporre il trattenimento della somma, anche se di importo inferiore al tetto determinato, ove vi siano fondati sospetti di attività criminose. Il congelamento, con destinazione della somma al Fondo Unico Giustizia, non potrà comunque eccedere i 90 giorni. I controlli potranno essere effettuati anche su «analisi dei rischi mediante procedimenti informatici» (ossia con l'intelligenza artificiale).

Capitolo sanzioni.

In caso di omessa o incompleta dichiarazione si sequestra dal 25 al 100% dell'eccedenza rispetto alla soglia (o tutto se il bene è indivisibile).Se le informazioni sono inesatte o non sono state per nulla fornite, la sanzione è molto salata (per i piccoli difetti si va invece da 300 a 500 euro)e va da un minimo di 500 euro a un massimo di un milione.

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