Nella politica siciliana, si sa, raramente una linea retta è la via più breve per unire due punti. Così nell'isola, dopo mesi di complesse trattative, la partita a scacchi per individuare il candidato governatore per le elezioni regionali del 25 settembre si arricchisce di un annuncio a sorpresa di Ignazio La Russa.
Il vicepresidente del Senato - incaricato da Fratelli d'Italia di seguire la trattativa - svela che la coalizione punterà su Renato Schifani, figura di grande prestigio espressa da Forza Italia. O meglio che il partito di Giorgia Meloni ha scelto il suo nome nella rosa proposta dal partito di Silvio Berlusconi. «Ho parlato con Meloni che, nell'impossibilità di far convergere tutta la coalizione sul presidente uscente Musumeci, ha accolto la proposta di Silvio Berlusconi di individuare un nome tra la rosa che il presidente stesso gli ha proposto. Il nome individuato da noi, tra i nomi fatti, è Renato Schifani. In qualità di ex presidente del Senato, ha mostrato nel suo ruolo istituzionale di essere al di sopra dei partiti. Meloni ha comunicato a Salvini questa preferenza. Ancora una volta FdI fa il massimo sforzo per unità del centrodestra anche a scapito delle legittime aspirazioni».
Partita chiusa? Non proprio, perché Forza Italia avrebbe preferito una condivisione della scelta e non una indicazione secca. Per questo, mentre esponenti di peso del centrodestra sia a livello regionale sia a livello locale salutano la scelta di un grande protagonista della scena politica siciliana e nazionale, gli azzurri aspettano prima di ufficializzare e lo stesso fa la Lega. Forza Italia aveva messo in campo tre nomi dopo lo stop imposto da Fratelli d'Italia su Stefania Prestigiacomo. Nella lista figuravano tre nomi: quello naturale di Gianfranco Miccichè, quello di Renato Schifani e, come racconta Blogsicilia, quello di Daniela Faraoni, manager dell'Asp 6 di Palermo, gradito anche alla Lega. Una indicazione che avrebbe dovuto favorire un confronto, tenendo conto anche delle scelte che bisognerà fare a breve per il Lazio e la Lombardia.
Il diretto interessato non nasconde la soddisfazione per essere stato inserito nella rosa ristretta, ma non si sbilancia. «Apprendo con piacere che il presidente Berlusconi mi ha indicato in una rosa di nomi per la candidatura alla presidenza della Regione. Non ci siamo ancora sentiti, ma sono comunque lieto di avere ricevuto l'apprezzamento da parte di alcuni partiti della coalizione» dice Schifani all'agenzia Italpress. Mentre Forza Italia Sicilia punta su Miccichè.
Il nome dell'ex presidente del Senato raccoglie consensi importanti. Saverio Romano esprime «grande apprezzamento per la persona e per il politico, oltre che amico da sempre», così come fa il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, l'assessore regionale Toto Cordaro a nome dell'Udc, gli ex presidenti della regione Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo fondatore del Movimento per l'Autonomia che invita, però a superare «un clima caratterizzato da incomprensioni e diffidenze» attraverso «un incontro che ponga fine alla conflittualità». Maurizio Lupi definisce la figura di Schifani «garanzia di equilibrio e di autorevolezza istituzionale».
E Giovanni Toti si dice convinto che «gli elettori siciliani sapranno premiare il suo impegno». Dai quartier generali dei partiti, però, si fa capire che la questione è ancora aperta e bisognerà attendere ancora 24 ore per la definizione della candidatura.
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