"Sciopero evitabile" parola di Calderone

Il richiamo alla "rivolta sociale" non è piaciuto né al governo né a Confindustria, che invitano il leader di Corso Italia ad "abbassare i toni"

"Sciopero evitabile" parola di Calderone
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Lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 29 novembre potrebbe essere evitato. È quanto ha dichiarato ieri la ministra del Lavoro, Marina Calderone (in foto), sottolineando che ci sono margini per il dialogo nonostante le improvvide dichiarazioni del segretario Cgil Landini. Il richiamo alla «rivolta sociale» non è piaciuto né al governo né a Confindustria, che invitano il leader di Corso Italia ad «abbassare i toni», ricordando come simili espressioni in passato abbiano portato a «situazioni dolorose».

Landini ha chiarito al Corriere che la sua espressione è «un invito a non voltarsi dall'altra parte di fronte alle disuguaglianze» e a unirsi per cambiare la situazione attuale. Durante il primo forum delle relazioni industriali a Milano, organizzato da Assolombarda, il segretario della Cgil ha insistito sulla necessità di affrontare i «grandi temi». Calderone ha ribadito che, durante i tavoli di confronto tenuti a Palazzo Chigi, «ci sono sempre i margini» per evitare lo sciopero generale. Ha inoltre sottolineato l'importanza di «gestire questi momenti con buon senso» e di «non alimentare polemiche che poi possono essere strumentalizzate».

Il ministro delle imprese, Adolfo Urso, ha elencato i risultati ottenuti in due anni di confronto con i sindacati, affermando che «non bisogna avere pregiudizi politici» quando si esaminano le questioni.

In risposta alle dichiarazioni di Landini, il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Marchesini, ha espresso preoccupazione per i toni esacerbati, affermando che «non è una buona idea incitare alla rivolta sociale».

Il presidente Emanuele Orsini ha ribadito, invece, che è «particolarmente utile avere un momento di confronto di riflessione sulla traiettoria delle nostre relazioni», evidenziando la necessità di stabilire nuove basi per il dialogo tra imprese e lavoratori. Il segretario della Cisl, Mattia Pirelli, ha invitato a concentrarsi su relazioni industriali costruttive, piuttosto che su richiami alla rivolta.

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