Roma - Uomo delle istituzioni, convinto europeista, orgoglioso italiano. Traditore. Nel generale clima di affettuoso cordoglio per la morte di Carlo Azeglio Ciampi, scomparso ieri all'età di 95 anni, si leva pure una voce che rompe l'armonia composta da elogi. Ancora una volta la voce fuori dal coro è quella di Matteo Salvini. «La morte è sempre una brutta notizia, di fronte alla quale si deve preghiera e cordoglio», premette il leader del Carroccio che poi però attacca a testa bassa: «Politicamente parlando Ciampi è uno dei traditori dell'Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi e Monti. Uno dei complici della svendita dell'Italia ai poteri forti».
Le reazioni altrettanto dure non si fanno attendere. Il capogruppo democratico al Senato, Luigi Zanda, annuncia che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica affinchè valuti «i possibili riflessi penali delle parole di Salvini» mentre il presidente del Senato, Piero Grasso, definisce il leader della Lega «uno sciacallo». A difendere Salvini c'è il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli che non condivide la scelta del leader della Lega di «alzare i toni proprio nel giorno del cordoglio» ma approva invece il merito delle sue osservazioni. Salvini, dice Calderoli «ha solo ricordato i danni fatti dall'euro e da questa Europa e chi erano i responsabili che hanno lavorato per creare questa condizione ovvero i vari Prodi, Napolitano, Monti e appunto il compianto Ciampi». Critico pure l'azzurro Maurizio Gasparri che esprime «rammarico per il mancato contributo di verità da parte di Ciampi sulla cancellazione del carcere duro a centinaia di mafiosi, deciso dal suo governo nella drammatica stagione '93-'94».
Ciampi, che ricoprì la carica di Capo dello Stato dal '99 al 2006, si è spento in una clinica romana, la Pio XI dove era già stato in più occasioni ricoverato in passato, come nel 2004 per l'impianto di un pacemaker. I funerali si terranno in forma privata per volontà della famiglia nel suo quartiere Trieste ma vi prenderà parte il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tra i primi ad esprimere apprezzamento per il suo predecessore con un'interpretazione delle scelte di Ciampi anche ovviamente opposta a quella di Salvini. «Ciampi ha legato il suo nome alla nascita dell'euro - ricorda Mattarella -. La sua determinazione è diventata un motore trainante per l'intero Paese. Se l'Italia ha ancora un ruolo importante da giocare nel Continente lo deve alla passione e alla fede europeistica di uomini come Ciampi».
Parole di elogio anche dall'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che definisce Ciampi «una straordinaria figura di italiano e di europeo che ha operato ininterrottamente al servizio dello Stato». Alla vedova Franca ha scritto Papa Francesco ricordando la «signorile discrezione e il forte senso dello Stato» di Ciampi e «la sincera amicizia che legava questo illustre uomo delle istituzioni a San Giovanni Paolo II».
E anche per il premier, Matteo Renzi, Ciampi è stato «un grande italiano ed un grande europeo».E su Twitter è arrivato anche il ricordo di Fiorello che in passato aveva spesso imitato il presidente in radio. L'attore ricorda che Ciampi era «dotato di ironia come tutti i livornesi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.