Il neo presidente del Senato Ignazio La Russa è grato per le manifestazioni di sostegno e solidarietà ricevute in seguito agli atti intimidatori perpetrati nei suoi confronti subito dopo la sua nomina.
Nella serata di ieri, una scritta inguiriosa è comparsa sulla saracinesca della sede di Fratelli d'Italia alla Garbatella, a Roma.“I. La Russa Garbatella ti schifa”, recitava il messaggio, correlato di stella a cinque punte, un chiaro rimando alle Brigate Rosse. Sempre venerdì uno striscione contro La Russa è comparso davanti al Colosseo. Nella frase di ironico benvenuto, il nome del presidente del Senato era stato scritto sottosopra.
Frasi minacciose, cariche d'odio, che hanno fatto immediatamente sollevare il centrodestra.
La Russa: "Grazie, non sono turbato"
"Ringrazio sinceramente le forze politiche per le espressioni di solidarietà che mi hanno fatto pervenire ma voglio rassicurare tutti che una scritta vergata da mani ignote non mi ha minimamente turbato" ha dichiarato oggi il presidente del Senato, come riportato dalle agenzie di stampa. "Nella mia vita ho memoria di scritte anche assai peggiori verso di me e la mia parte politica. Anche stavolta avrei preferito, fosse dipeso da me, ignorare chi lancia il sasso e nasconde la mano, chi pensa che la minaccia o l'insulto possa sostituire il confronto. O peggio chi vorrebbe rivangare anni di violenza e terrorismo condannati dalla storia" ha concluso.
La condanna della politica
Da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, partito d'appartenenza di La Russa, a Matteo Salvini, segretario della Lega, fino ad arrivare al gruppo di Forza Italia, tutti hanno manifestato solidarietà nei confronti di Ignazio La Russa, condannando gli atti intimidatori.
Più timida la risposta della sinistra.“Possibile che a sinistra nessuno abbia qualcosa da dire? Per Letta, Orlando, Gualtieri è tutto normale? Le istituzioni non hanno colore politico ma evidentemente per la sinistra queste si difendono solo se alla guida ci sono loro”, ha attaccato il rappresentante FdI Tommaso Foti.
Qualcuno si poi fatto avanti. "I tentativi di intimidazione nei confronti del Presidente del Senato Ignazio La Russa sono inaccettabili e vanno da tutti respinti in modo netto" ha twettato il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova. "Solidarietà al presidente del Senato Ignazio La Russa e ferma condanna delle minacce che gli sono state rivolte. La violenza, l'odio e le minacce sono sempre, nella vita civile e nel dibattito politico, del tutto inaccettabili" ha postato sui social il coordinatore della segreteria Pd, Marco Meloni.
Parole di condanna anche da parte del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dalla capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.
Stride, ancora oggi, il silenzio del leader del Partito Democratico Enrico Letta, come sottilineato dal
senatore di Fratelli d'Italia Lucio Malan: "Non una parola sulle gravissime minacce ad Ignazio La Russa, ma l'ennesima dimostrazione di voler continuare ad alimentare un clima di scontro e di contrapposizione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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