Se i diritti civili hanno un simbolo bestiale: "Addio al pinguino gay"

"Sphen", icona Lgbt, aveva covato delle uova da cui erano nati dei pulcini con il compagno "Magic". Che ha intonato un canto per lui

Se i diritti civili hanno un simbolo bestiale: "Addio al pinguino gay"
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Si porta nella tomba la sua causa vinta. Ha dimostrato al mondo che due maschi non solo possono essere una coppia, ma addirittura una famiglia. Capace di accudire i figli, di spartirsi i compiti, di rispettarsi e di funzionare. Come un marito e una moglie, ma perfino meglio. È stato, assieme al suo compagno, il miglior simbolo della battaglia Lgbt (e di tutte le altre sigle che si compattano nella stessa lotta), l'efficacissimo, apolitico testimonial dell'orgoglio omosessuale. Come la faccia stravolta di Tom Hanks nel Philadelphia di Jonathan Demme, o i carri allegorici del Gay Pride o la poesia spettinata e a tratti grottesca di ogni pellicola di Ferzan Ozpetek. Ieri è morto in Australia il più defilato tra gli eroi dei diritti civili. Aveva undici anni e un becco giallo. Era un pinguino e si chiamava Sphen. Nel 2018, al Sea Life Sydney Aquarium, il suo smoking di piume bianche e nere fece perdere la testa a quello che in seguito divenne il suo «moglio», Magic: un altro esemplare dello stesso sesso e della stessa specie (quella subantartica dei «gentoo») con cui è rimasto fino alla sua morte. Se lo ricordano tutti, al parco acquatico, quel primo, determinante incontro di sei anni fa: si erano andati incontro, attratti come calamite e si erano inchinati l'uno all'altro. Che nel linguaggio dei romantici, monogami pinguini è un chiaro segno di corteggiamento. Sono stati una coppia fin da quel primo momento, come se più che conoscersi si fossero riconosciuti. E hanno messo su famiglia, come tutti quelli che vogliono stare assieme sul serio. Il fatto di essere due maschi non li ha frenati: avevano «adottato» due uova di una pinguina morta, e avevano cresciuto i piccoli che ne erano nati nel migliore dei modi. Erano amorevolissimi con Sphengic (detto Lara) e Clancy, ed erano genitori perfetti tutto è andato nel migliore dei modi e hanno allevato i piccoli senza alcun problema. Il modernissimo, inaspettato nucleo famigliare aveva fatto il giro del mondo consacrando Sphen e Magic (che oggi ha otto anni) icone gay. Ultimamente erano stati persino citati nella serie Netflix Atypical ed erano entrati nel programma scolastico australiano. I responsabili dell'acquario hanno detto che ieri, il momento in cui hanno portato Magic a vedere il corpo del compagno per fargli capire che non sarebbe più tornato, è stato straziante. Magic ha immediatamente iniziato a cantare e l'intera colonia ospitata lo ha seguito in coro. Piangevano tutti.

E hanno spiegato che ora dovranno occuparsi di lui anche più di prima. Forse perché senza il suo compagno Magic avrà smesso di sentirsi intero, come succede a tutte le altre coppie quando uno dei due se ne va. Era un amore. E senza il rumore dell'ideologia lo si capisce molto meglio.

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