Uno sforzo incredibile che ha portato loro a raggiungere un risultato inaspettato, sorprendente e fuori da ogni aspettativa politica: le sardine sono riuscite nell'impresa di farsi accantonare anche dal Partito democratico e dal Movimento 5 Stelle. Chi se lo sarebbe aspettato? Il 14 novembre i pesciolini spegneranno la prima candelina, a un anno dalla loro nascita. Ora vorrebbero tornare in piazza, ovviamente con una modalità e un contesto sociale completamente differenti da quelli del 2019. Perciò sabato in piazza Maggiore, dove per la prima volta Mattia Santori, Giulia Trappoloni, Roberto Morotti e Andrea Garreffa si riunirono per sfidare la destra, dalle 10 alle 12 vorrebbero approdare nuovamente in prima linea.
A loro erano stati attribuiti i maggiori plausi per la vittoria di Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna. Peccato però che la maxi ammucchiata a sinistra si sia già sfaldata, almeno a Bologna. Si dovrebbe votare nella primavera del 2021, ma si è aperta una vera e propria voragine che ora rischia di lasciare ferite non più rimarginabili. Le sardine hanno accusato duramente Andrea De Maria definendolo un "fantasma del palcoscenico". Lo storico esponente bolognese del Pd non ha guardato in faccia nessuno e ha attaccato i suoi (ex?) alleati di piazza: "Attaccare le persone per colpire le loro idee rappresenta un modo di fare politica che non è certo nuovo".
Sardine e Pd si dividono
Lo stesso Santori non ha risparmiato frecciatine nei confronti dei dem, pur riconoscendone un ruolo fondamentale nell'attuale scenario politico locale: "Lo stallo dentro al partito è sui nomi, lo sanno tutti". Intanto a livello nazionale verrà aperta una casella di posta a cui spedire le lettere, massimo di 6mila caratteri, per parlare di sanità, di lavoro e di speranze e saranno oggetto di scambio in piazza. Non potendo radunare un numero massiccio di manifestanti a causa delle norme anti-Covid, vorrebbero tenere un flash mob simbolico con la consegna delle lettere. Ma anche su questo fronte non sono mancati momenti di tensione.
Eh sì, perché le sardine hanno litigato pure con i grillini. In un momento così delicato come quello che il nostro Paese sta vivendo e davanti alla prospettiva concreta di ulteriori chiusure per cercare di limitare la diffusione del Coronavirus, "la festa di compleanno delle Sardine in piazza Maggiore è da considerarsi assolutamente fuori luogo, un gesto da irresponsabili". Ad affermarlo è stata la consigliera regionale 5S Silvia Piccinini. Ecco perché dai pentastellati è arrivato un secco no "all'evento auto-celebrativo delle sardine in piazza Maggiore in piena pandemia, per giunta con nuove misure anti-assembramento in arrivo".
Per i pesciolini arrivano brutte notizie: il sindaco Virginio Merola, come riporta il Quotidiano Nazionale, ha annunciato per la giornata di oggi una nuova ordinanza anti assembramenti che vieterà iniziative e manifestazioni in città.
Pare che al Comune non risulti alcuna richiesta di occupazione del suolo pubblico, ma la stretta potrebbe eventualmente colpire anche l'iniziativa delle sardine. "Non fate l’evento in presenza, non è il momento adatto", hanno scritto in molti criticando le intenzioni di Santori&Co.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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